La croce rossa di Urgnano festeggia 40 anni

L'unità conta 123 volontari e sette mezzi. "All'inizio nessuno credeva che avremmo raggiunto l'obiettivo di comprare una lettiga, ma ce l'abbiamo fatta"

La croce rossa di Urgnano festeggia 40 anni
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La croce rossa di Urgnano festeggia i 40 anni dalla inaugurazione della prima ambulanza. Sabato e domenica i volontari si sono ritrovati per celebrare con la popolazione questo traguardo. Sabato, nella sala della Rocca, la consegna delle benemerenze agli ex delegati e domenica mattina visite e controlli aperti alla popolazione.

La croce rossa non è solo emergenza

«Abbiamo deciso di festeggiare questa ricorrenza perchè il 1977 è l’unica data storica certa che abbiamo – ha spiegato il referente Annibale Lecchi – Negli anni molte cose sono cambiate per chi fa il volontario. Ed è riduttivo dire che facciamo solo servizio di emergenza sulle ambulanze. Facciamo anche servizio socio assistenziale di trasporto verso cliniche e ospedali, durante le manifestazioni. Noi siamo nati quando all’epoca sul territorio serviva un’assistenza perchè c’era solo Bergamo e Treviglio. Poi nel tempo sono nate altre associazioni».

I numeri

Dopo 38 anni in croce rossa Lecchi assicura che i volontari ora fanno cose un tempo impensabili. «Penso ad esempio all’importanza di stabilizzare il soggetto, defibrillare – ha detto – ci sono corsi su corsi. In un anno si può diventare assistente generale. Ma il nostro campo richiede davvero tanto tempo da dedicare, per questo in molti non se la sentono». Attualmente la croce rossa conta 123 volontari, sette mezzi, anche se per legge la loro vita media è breve. 50 mila i chilomteri all’anno per le sole emergenze. Nel 2016 3156 interventi e 2418 di emergenza coprendo tutta la bassa. Il prossimo appuntamento è a Cologno il 30 ottobre all’auditorium per la presentazione del corso per i nuovi volontari.

"Nessuno credeva al nostro obiettivo"

Presenti all’incontro gli ex delegati della croce rossa che sono stati premiati. Tra questi Ugo Benedetti che è stato il primo e ha ricordato lo scetticismo di chi non credeva nel progetto di creare questa unità. «Nessuno credeva che ce l’avremmo fatta ad affrontare l’obiettivo di acquistare un’autolettiga che costava 5 milioni di lire all’epoca – ha detto Benedetti – ma alla fine, tra lotterie e camminate ci siamo riusciti. Poi lo scontro con Bergamo e Treviglio che si vedevano togliere territorio, e l’unità di Seriate che stava nascendo contemporaneamente alla nostra».

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