La Città della salute finisce in tribunale

La Cooperativa Monterosso , la stessa che avrebbe dovuto realizzare la «Città della salute» a Martinengo, ha deciso di citare il Comune per aver di fatto bloccato il progetto di costruzione

La Città della salute finisce in tribunale
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La Cooperativa Monterosso, la stessa che avrebbe dovuto realizzare la «Città della salute» a Martinengo, ha deciso di citare il Comune per aver di fatto bloccato il progetto di costruzione.

Il mal d'ipoteca

L'ipoteca sulla proprietà è stata fatale, per ora, al progetto. Con una determina del 24 maggio l'Amministrazione comunale ha dichiarato la decadenza dell'aggiudicazione definitiva, dato che la «Cooperativa Monterosso» e la «Ars Aedificandi» risultano inadempienti nei confronti del Comune, non avendo le stesse provveduto in congruo tempo a concludere la procedura di project, costituendo la cauzione definitiva. Sembra quindi a un punto di non ritorno la realizzazione della Città della salute, il polo sanitario di riferimento del territorio, con buona pace per quei famosi cento posti di lavoro a disposizione dei martinenghesi nella struttura e che con la promessa dei cento posti di lavoro per I residenti aveva di fatto nel 2014 dato una spinta decisiva alla campagna elettorale del sindaco Paolo Nozza.

La “Città della Salute”

Il progetto, i cui costi di realizzazione si aggirano intorno ai 5 milioni e 750mila euro, ha visto la luce nel maggio scorso. Era la primavera 2015 quando alla casa di riposo «Fondazione Francesco Balicco» si tenne infatti l'inaugurazione dei «Sevizi specialistici poliambulatoriali», il nuovo blocco sanitario che rappresenta il primo passo verso la creazione di un vero e proprio centro di riferimento sul territorio per la salute, in concorrenza con il settore pubblico. La prima tranche di lavori, ora sarebbe dovuta proseguire con la costruzione del polo Alzheimer e del parcheggio ad uso dei nuovi centri medici. Il condizionale è d’obbligo: ad aprile è infatti slittata per questioni burocratiche la posa della prima pietra del nuovo cantiere e ad oggi non ci sono spiragli positivi per l'inizio dei lavori.

L'esposto e il cambio di sede

Un rifiuto, quello determinato dalla decisione della Giunta comunale, che non pregiudica una futura realizzazione del progetto se la convenzione verrà rispettata. La Cooperativa però ha reagito muovendosi su due fronti, il primo presentando un esposto alla Presidente della Repubblica, e investendo a pochi chilometri da Martinengo, a Cavernago, dove si è presa impegni per riservare una serie di servizi ai cavernaghesi e posti di lavoro. Settimana scorsa è stato dato via all’iter per la costruzione della struttura che avverrà in fasi.

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