Fara d'Adda

La caserma dei carabinieri di Fara d'Adda verso l'ampliamento

In corso studi di fattibilità per stabilire se optare per una nuova costruzione o il miglioramento di quella esistente.

La caserma dei carabinieri di Fara d'Adda verso l'ampliamento
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La caserma dei carabinieri di Fara verso l'ampliamento. Ne hanno discusso lunedì in un incontro il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Storoni, il comandante della stazione Federico Turchi e i sindaci di Fara a e Pontirolo.

Caserma strategica al confine con il Milanese

Una stazione dei carabinieri posta in una zona importante, su più fronti, collegata al confine con la provincia di Milano, sia dal punto di vista viario che fluviale. Il territorio di competenza del comando di Fara comprende, oltre al Comune in cui ha sede e la frazione di Badalasco (interessata da non trascurabili attività produttive e commerciali), anche quelli di Pontirolo e Canonica. Quest’ultimo, in particolare, è attraversato da un ponte il cui traffico intenso muove persone, merci e non trascurabili interessi illeciti tra le due province, pertanto sempre guardato con particolare attenzione. Ed è proprio di questo, della necessità di migliorare l’efficienza di un presidio di legalità che si è discusso nella giornata di ieri in un incontro tra il comandante provinciale dei carabinieri Storoni, il maresciallo Turchi, il sindaco di Fara Raffaele Assanelli e la prima cittadina pontirolese Gigliola Breviario.

Occorre accogliere più militari ma servono risorse

La necessità nasce dall’adeguamento della palazzina degli alloggi (carente negli spazi e non più rispondente ai requisiti di legge) che risale al 1963 e necessità ormai di un intervento importante. Relativamente agli uffici, lo stabile risalente agli anni '20 ha subito una ristrutturazione nel 2009 che, seppur significativa, andrebbe ulteriormente implementata per consentire di accogliere più militari anche nei locali adibiti alla ricezione del pubblico e una piena funzionalità operativa.

"Di queste necessità se ne era già parlato con l’idea di un progetto disgiunto, che però venne bloccato a causa del Patto di stabilità che fermò l’intervento del Comune di Fara fino al 2018 - ha fatto sapere l'Arma - Con la nuova Giunta, eletta nel 2019, l’idea riprende vigore dopo la necessaria verifica di bilancio volta ad escludere nuove possibili interruzioni. In questo, come per i lavori necessari per la Tenenza di Zingonia, le Amministrazioni comunali interessate auspicano fortemente il supporto di Regione Lombardia con l’accesso a fondi da destinare alla realizzazione o ristrutturazione di uno dei due stabili: al momento sono in corso studi di fattibilità per stabilire se optare per una nuova costruzione o il miglioramento di quella esistente".

"Si è trattato di una riunione interlocutoria nella quale i carabinieri hanno espresso la necessità dell'intervento - hanno spiegato i due primi cittadini - Ovviamente faremo le opportune verifiche sia in fatto di risorse che di fattibilità di intervento. Pur considerando l'importanza del presidio sul territorio, le Amministrazioni si trovano con risorse limitate. Va fatta perciò una seria valutazione dato anche il periodo di grave crisi sociale che si può prospettare".

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