Dalla Corea a Boltiere: una start-up per produrre mini bonsai

I bonsai più piccoli del mondo si trasformano in ciondoli, calamite e oggetti di design grazie alla startup del boltierese Andrea Zatti

Dalla Corea a Boltiere: una start-up per produrre mini bonsai
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Vengono dalla Corea e sono più piccole di una moneta da 50 centesimi: parliamo dei  più piccoli bonsai di pianta grassa al mondo, arrivati in Italia grazie a una startup fondata dal boltierese Andrea Zatti.

Mini bonsai: ecco come è nata la startup del boltierese Zatti

Francesca Ferragni per kaki

Un viaggio di lavoro nel Sud della Corea gli ha cambiato la vita. E' andata così per Zatti, che tornato in Italia ha deciso di inventarsi un nuovo prodotto.  “Ero a Seul per lavoro – racconta il giovane imprenditore, creatore del marchio – e un giorno ho visto un negozio-serra che vendeva queste piccole piante grasse. Non ne avevo mai viste di dimensioni così ridotte. Le ho portate a casa da regalare alla famiglia e ne sono rimasti entusiasti. Da lì è nata l’idea di trasformarli in oggetti d’arredo quotidiano o da indossare, e venderli”. Come si producono e soprattutto come si mantengono così piccole? Il “brevetto” è segreto, ma le piantine crescono in un substrato drenante composto da piccolissimi trucioli di legno (soprattutto pioppo e segheria). Per prevenire l'umidità, nel substrato sono presenti silicio, sabbia di quarzo ed argilla.

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