Arcene

Incursione al cimitero, lapidi divelte dalle tombe

E' successo nella notte tra il 17 e il 18 dicembre. Il sindaco ha sporto denuncia contro ignoti.

Incursione al cimitero, lapidi divelte dalle tombe
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Decine le sepolture prese di mira durante un’incursione notturna al cimitero di Arcene. Nessun furto, ed è sostanzialmente ormai stata accantonata l’ipotesi circolata inizialmente, circa la possibilità che si trattasse di satanisti, ma il sindaco Roberto Ravanelli, preoccupato e arrabbiato, ha sporto denuncia contro ignoti.

Incursione al cimitero

La notte tra sabato 17 e domenica 18 dicembre, una decina di sepolture tra colombari, ossari e cappelle sono state oggetto di un triste accaduto: sono state rimosse e strappate le lastre in marmo che chiudono i loculi, per poi essere riposte a terra integre ed intatte. Un lavoro complicato e faticoso, se si pensa che ciascuna pesa diverse decine di chilogrammi.

Divelte le lapidi dalle tombe

Ad accorgersi del disastro sono state alcune persone che si sono recate, domenica mattina, al cimitero per far visita ai propri affetti. Trovando, in alcuni casi, persino degli ossari a vista. Che hanno allertato le forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale.
Tra le prime ipotesi al vaglio degli inquirenti c’era quella di alcuni "dispetti" tra famiglie di etnia rom o sinti. Ma non era il caso delle sepolture colpite.

"Sono andato dai carabinieri a sporgere denuncia verso ignoti – ha spiegato il primo cittadino – Le Forze dell’ordine hanno confermato che non si tratta di famiglie rom o sinti, le quali hanno l’usanza di inserire, durante la sepoltura, effetti personali. Effetti che poi, talvolta, purtroppo, vengono rubati da famiglie rivali. Non sembra trattarsi nemmeno di riti satanici o sette, in quanto non sono presenti simboli o segni. Inoltre le sepolture sono state prese di mira in modo casuale. Sembrerebbe trattarsi, invece, di qualche bravata".

Una bravata? Ma che sfregio

I colpevoli si sono fermati a danneggiare solamente le lastre di marmo senza, però, rubare o asportare nulla. I feretri non sono stati profanati così come non sono stati aperti ossari e urne. Non è ancora chiaro lo scopo del raid. Così come altri cimiteri non è soggetto a controllo di un custode e, la sera, è illuminato dalle 17 alle 23.  Fino ad ora, inoltre, si era verificato qualche furto di rame e metallo, come spesso accade, ma uno sfregio simile non era mai capitato.

"Sulla statale ci sono le telecamere che leggono le targhe però bisogna capire se questi ignoti provengano da fuori paese o no. Inoltre non si sa con precisione l’orario di incursione", ha proseguito Ravanelli amareggiato.

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