Cremona

Incastrato dal profilo Facebook della moglie: rapinatore finisce in carcere

Le indagini dei carabinieri, anche tramite i social network.

Incastrato dal profilo Facebook della moglie: rapinatore finisce in carcere
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Aveva rapinato un supermercato nel Meratese, facendosi consegnare circa 700 euro in contanti, l’incasso della giornata. Era l’inizio di ottobre del 2020, ma solo ora un cittadino italiano di 35 anni, Ivan Longoni, finora ospite di una comunità terapeutica nel Cremonese, è finito in carcere.

Rapinatore finisce in carcere

Ad arrestarlo sono stati, ieri mattina 20 maggio 2022, i carabinieri della stazione Cremona, su ordine dell’ufficio Esecuzioni penali della Procura di Lecco. Ora dovrà scontare la condanna definitiva a tre anni e 6 mesi di reclusione per rapina aggravata e detenzione abusiva di armi, emessa al termine del processo a suo carico dal Tribunale di Lecco.

Assalto a mano armata in un supermarket

Longoni, all'epoca disoccupato da alcuni mesi, aveva assaltato un supermarket della catena MD attorno alle 19 di venerdì 2 ottobre, in via Nazario Sauro a Cassago Brianza. Aveva un fucile in mano, e urlando aveva intimato ai dipendenti di consegnargli il denaro della cassa. Poi era scappato, con una parte dell'incasso. A identificarlo, nelle settimane successive, erano stati i carabinieri di Merate.

Incastrato da Facebook

A incastrarlo erano state le riprese delle telecamere di videosorveglianza di un paese vicino, e alcune immagini pubblicate su Facebook. L'uomo era infatti fuggito dal supermercato a bordo di una Fiesta Bianca con sacchetti di cellophane posizionati a coprire le targhe, cellophane che poi aveva abbandonato insieme al fucile (una doppietta da caccia calibro 12) e alla felpa che indossava. Furono ritrovati dai carabinieri in una strada di campagna.

La stessa Fiesta Bianca era stata poi filmata dal sistema di videosorveglianza di Bulciago, un paese vicino. Era intestata alla moglie dell'uomo, ma risultava in uso anche al marito. Di più: l'uomo compariva in alcune immagini postate dalla moglie. E in una di queste, indossava la stessa felpa, raffigurante la bandiera della Repubblica Ceca con un boccale di birra e la scritta Praha, rinvenuta dai carabinieri sul luogo della rapina.

Dai domiciliari al carcere

In attesa di giudizio, l’uomo aveva ottenuto la possibilità di fruire gli arresti domiciliari a Cremona, in una comunità terapeutica. Proprio qui militari lo hanno rintracciato ieri, e gli hanno notificato il decreto, accompagnandolo al carcere di Cà del Ferro, dopo la condanna definitiva emessa dal Tribunale lecchese.

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