Caravaggio

Il secondo convoglio umanitario in partenza per il confine ucraino

Altre dieci tonnellate di aiuti sono in viaggio verso il convento dei padri cappuccini della città di Sighetu Marmației, in Romania.

Il secondo convoglio umanitario in partenza per il confine ucraino
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La carovana della solidarietà non si ferma, un altro Tir di aiuti umanitari raccolti dai caravaggini, dopo quello arrivato a destinazione a metà marzo, è partito per il confine ucraino.

Il secondo convoglio umanitario in viaggio

La carovana della solidarietà non si ferma, un altro Tir di aiuti umanitari raccolti dai caravaggini è partito per il confine ucraino. La guerra nel Paese considerato il granaio d’Europa continua, purtroppo, sempre più feroce. E con lei la devastazione delle città, le stragi e le privazioni per coloro che sono scampati alla morte. Dieci tonnellate di generi alimentari, indumenti, coperte, scarpe e farmaci a marzo erano già stati consegnati a padre Eugen Giurgica, il frate cappuccino del convento romeno di Sighetu Marmației che ospita e sfama quanti non sanno dove andare dopo la fuga. Oggi, mercoledì 13  aprile, via al secondo convoglio: il Tir con un’altra decina di tonnellate di alimenti, prodotti per l’igiene intima e farmaci, secondo le indicazioni del padre, è partito dal deposito comunale alle 11.

I volontari in campo

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In alto Gioacchino Danesi, da sinistra Alessandro Aiolfi, Sara Trufelli e Ada Milanesi, accovacciato Mauro Galimberti

Caravaggio Secondo convoglio umanitario diretto al confine con l'Ucraina, in Romania

I volontari al seguito del convoglio hanno ricevuto la benedizione di don Andrea Piana e il saluto del sindaco Claudio Bolandrini e sono appena partiti dall'oratorio.
Capo spedizione sempre Gioacchino Danesi con Ada Milanesi e Mauro Galimberti della fondazione «Aiutiamoli a vivere», Sara Trufelli dell’associazione «Pro Caravaggio», Giovanni Ferrari e Alessandro Aiolfi. Un’altra traversata di mezza Europa per sostenere un popolo che da un mese e mezzo vive sotto le bombe russe.

 

 

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