Treviglio

Il ritorno alla vita di Tommy: una pedalata di 360 chilometri per "festeggiare" la sua guarigione

Tommaso Fabi aveva 14 anni quando è rimasto vittima di un gravissimo incidente in bicicletta

Il ritorno alla vita di Tommy: una pedalata di 360 chilometri per "festeggiare" la sua guarigione
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Il ritorno alla vita di Tommy: una pedalata di 360 chilometri per "festeggiare" la sua guarigione.

La rinascita di Tommaso Fabi

Ha lottato con i denti e con tutta la sua forza di indomito adolescente per riottenere la sua autonomia e tornare a correre. Trecentosessanta giorni di sacrificio, durante i quali Tommaso Fabi, studente 16enne del liceo classico «Weil» di Treviglio, ha dovuto convivere 24 ore su 24 con un catetere, in seguito a un gravissimo incidente che gli aveva provocato la rottura dell’uretra (oltre che di diverse ossa). E trecentosessanta sono anche i chilometri di una iniziativa benefica sportiva che i suoi genitori, Federico e Tiziana Mauro, hanno voluto organizzare per onorare il sacrificio del figlio e per raccogliere fondi da destinare alla «ABN» (associazione del bambino nefropatico), la onlus che permette di aiutare i bambini con problemi urologici e renali, sostenendo molte spese economiche, dall'acquisto di macchinari, alla formazione dei medici, agli alloggi delle famiglie si recano a Milano per poter far curare i loro bimbi.

L'impresa sportiva per sostenere l'Anb

«Oggi Tommaso sta bene, con un po’ di cosine ancora da mettere a posto, ma è vivo, autonomo e sempre sorridente - ha raccontato il papà - Per ringraziare la vita che gli è stata ridata, i medici che lo hanno sapientemente curato facendo un vero e proprio miracolo e ABN, io e mia moglie abbiamo pensato di organizzare una raccolta fondi a cui abbiamo abbinato una pazza impresa sportiva: il prossimo 8 ottobre pedaleremo per 360 chilometri in un giorno, assieme ad amici e “sostenitori”, per ricordare quello che ha passato Tommaso e per sensibilizzare sulla sicurezza stradale che quotidianamente colpisce ciclisti un po’ ovunque».

Il drammatico incidente a 14 anni

Già perché Tommaso, appassionato di sport e atleta della società di triathlon «Invictus Team» di Grumello del Monte, è stato vittima di un incidente avvenuto il 29 dicembre del 2021, quando aveva 14 anni. Quella mattina, lui e altri 8 compagni di squadra sono usciti in bicicletta per allenarsi. All’ingresso di una rotatoria, in territorio di Grumello, uno dei ragazzini ha frenato e così a catena gli altri in colonna. Tommaso, che chiudeva il gruppo, ha fatto lo stesso, ma ha urtato leggermente la ruota del compagno davanti a lui. E’ quindi caduto sul ciglio della strada, con la scarpa agganciata al pedale. Ma il destino aveva riservato sorte ben peggiore per lui: mentre si stava rialzando è infatti sopraggiunto un tir che lo ha travolto e trascinato sotto le ruote per diversi metri.

L'incubo e l'operazione che gli ha ridato la vita

Tommaso fortunatamente è sopravvissuto. Ma i danni riportati furono gravissimi: oltre a diverse fratture ossee subì la rottura completa dell’uretra, obbligandolo a dove portare un catetere per poter urinare. Per lui e la sua famiglia comincia un incubo. La situazione è critica e inizialmente si esclude l’intervento operatorio per la ricostruzione dell’uretra, poiché il ragazzo è troppo malconcio e l’ematoma interno è troppo vasto.
Poi, dopo tanta sofferenza, sia fisica che psicologica, una luce in fondo al tunnel. I genitori incontrano il dottor Gianantonio Manzoni, direttore del Dipartimento di Urologia Pediatrica dell'Ospedale Policlinico di Milano. E, 360 giorni da quel giorno maledetto, i medici compiono un autentico miracolo: il dottor Manzoni e la sua equipe, coadiuvati dall’inglese Philip Ransley, Honorary Consultant del Department of Paediatric Urology del Sindh Institute of Urology and Transplantation a Karachi (Pakistan), riescono a ricostruire l’uretra di Tommaso. Che può così recuperare la sua autonomia e tornare alla sua passione: lo sport.

Un percorso da 360 chilometri per aiutare i bambini

Non prima che i suoi genitori possano ringraziare coloro che hanno permesso il suo clamoroso recupero dopo 360 giorni. I due luminari sostengono infatti diverse associazioni che si occupano di aiutare i piccolo pazienti, sia in Italia che in Pakistan.

«L’8 ottobre partiremo dalla rotonda dell’incidente a Grumello del Monte, Comune che ci ha concesso il patrocinio, e faremo il giro sia del lago di Iseo sia del lago di Garda per rientrare in serata nel punto di partenza, dopo 360 chilometri, come i giorni di catetere di mio figlio - ha spiegato papà Federico - Oltre ai nostri amici, ad attenderci ci saranno anche Tommaso e i due medici che lo hanno operato».

Non saranno soli in questa impresa: ci saranno diversi componenti della «Invictus Team», oltre ad amici ciclisti e triatleti che in questo lungo anno hanno sostenuto la battaglia di Tommaso. Ci sarà chi proverà a fare tutto il tracciato, chi si unirà lungo il percorso e chi percorrerà simbolicamente qualche chilometro. Del resto non è una gara, non si vince niente: l’unico obiettivo è fare del bene ai piccoli che soffrono.

Per partecipare alla raccolta fondi a favore di «Abn» (Associazione del bambino nefropatico) basta inquadrare il codice QR qua sopra e seguire le istruzioni nella pagina internet che si aprirà.

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