Emergenza Coronavirus

Il punto in Lombardia: contagi in calo, ma ancora 458 decessi

L'assessore al Welfare Giulio Gallera per il quotidiano aggiornamento sull'emergenza Covid-19.

Il punto in Lombardia: contagi in calo, ma ancora 458 decessi
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Il punto in Lombardia: contagi in calo, ma ancora 458 decessi.

Calano i contagi in Lombardia

Calano i contagi in Lombardia: sono stati 42161 oggi 30 marzo 2020, 1154 in più rispetto a ieri. I ricoverati si attestano a 11815 con un aumento di 202 unità. Sono 1330 le persone in terapia intensiva, più 2 su ieri.

"Ogni giorno ci sono 90 posti in terapia intensiva che si liberano - ha spiegato Gallera - 2826 sono i posti in terapia intensiva occupati dal 20 febbraio a oggi".

Crescono i dimessi +1082 per un totale di 10337. Resta alto il numero dei decessi: 458 solo oggi che porta il totale a 6818-

"Purtroppo questo sarà l'ultimo dato a migliorare - ha aggiunto Gallera - Sappiamo che è un dato che non fotografa l'esatta situazione, alcune persone sono decedute al proprio domicilio senza ricevere il tampone. Ce lo ricorderemo per sempre"

Contagi in calo anche nella bergamasca

Calano i contagi anche nella bergamasca: oggi sono stati 137 i nuovi casi per un totale di 8664. Segue Brescia 8213 (+200), Como 1064 (+47), Cremona 3788 (+26), Lecco 1437 (+56), Lodi 2087 (+30), Monza Brianza 2362 (+97)  e Milano 8677 (+347).

Per quanto riguarda le città: Bergano 1088 (+20), Brescia 1249 (+20), Milano 3560 (+154).

Degenze di sorveglianza

Prosegue il piano attivato da Regione Lombardia sulle degenze di sorveglianza. Tremila posti letto da attivare entro la settimana.

"Abbiamo iniziato a collocare i dimessi dagli ospedali ma che ancora non si sono negativizzati e le persone che arrivano dal territorio nelle strutture alberghiere e socio sanitarie individuate - ha spiegato Gallera - stiamo attivando le Unità speciali di continuità assistenziali. Siamo partito da Albino, Alzano e Nembro), da stamattina a Brescia, Montichiari e Oriznuovi. Poi ancora a Pavia ne sono partite tre, Como, Lecco, Milano. I medici eseguono visite domiciliari ai pazienti e quando vedono che questa persona non è in condizioni per restare al domicilio o quando le condizioni diventano critiche lo trasferiscono nella struttura".

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