Il "delivery" del carburante rubato con la tessera dell'ospedale
Sequestrati migliaia di litri di gasolio e benzina. Tutto è partito dalla denuncia del responsabile dell'economato dell'Asst

Pagavano i rifornimenti con diverse carte carburanti clonate, almeno una delle quali era quella in uso ad una guardia medica dell'Asst Spedali civili di Brescia. Poi lo stoccavano (migliaia di litri) in un deposito segreto nei pressi della pista di atterraggio dell'aeroporto di Orio al Serio. Poi, da lì, lo distribuivano a vari clienti finali, portandolo "a domicilio" con furgoni dotati di cisterne.
La rete delle carte carburante clonate
È un'ingegnosa associazione a delinquere quella smantellata nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Brescia, che ha passato l'Oglio seguendo le tracce di un'indagine cominciata mesi fa proprio nella città della Leonessa. Come riporta PrimaBrescia, tutto è nato da un solerte responsabile dell'economato degli Spedali civili, che ha notato dei movimenti sospetti sull'estratto conto di una delle carte carburante in uso ad una guardia medica. Molte spese erano infatti attestate decisamente fuori zona, per un medico bresciano, soprattutto in Bergamasca. Le indagini hanno ricostruito il tutto: la carta era stata clonata ed utilizzata da un gruppo composto da due rumeni, un tunisino ed un italiano, che avevano di fatto messo in piedi un vero e proprio distributore di benzina "rubata".
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Brescia con l’ausilio della Squadra Mobile di Bergamo, è proseguita per mesi, fino ad inchiodare la banda. È stato scoperto -a Grassobbio, a pochi metri dalla pista di atterraggio dell’aeroporto - il deposito abusivo nel quale gli indagati stoccavano migliaia di litri di carburante che, una volta caricato su dei furgoni approntati con appositi serbatoi, veniva di volta in volta consegnato agli acquirenti finali in una sorta di delivery a domicilio.
Danno economico per 20mila euro (10mila litri di carburante)
Nel corso dell’operazione, sul territorio di Bergamo e provincia, sono state eseguite diverse perquisizioni locali che si sono concluse con il sequestro di centinaia di litri di carburante, decine di cisterne e numerose tessere di pagamento, oltre che di tabacchi lavorati esteri provenienti dall’Est Europa.
Il danno economico calcolato per le aziende coinvolte (non solo l'Asst Spedali civili), nel solo periodo d’indagine, ha superato i 20mila euro, per un quantitativo di carburante superiore ai 10mila litri.