Treviglio

Il comandante della Polizia locale Antonio Nocera è morto stanotte

La notizia della sua scomparsa, questa mattina, è stata un fulmine a ciel sereno per l'intera città.

Il comandante della Polizia locale Antonio Nocera è morto stanotte
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Il comandante della Polizia locale di Treviglio Antonio Nocera, 52 anni, è stato trovato morto questa mattina sabato 7 novembre 2020, nella sua abitazione di Crema. Da alcuni mesi era in cura per una grave malattia degenerativa.

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Addio al comandante Nocera

Classe 1968, sposato e padre di due figli, Nocera era a capo del corpo di Polizia locale di Treviglio dal 2008, dopo un'esperienza come ufficiale vicecomandante alla Polizia locale di Crema. Aveva sostituito l'ex comandante Claudio Brulli.

Nato a Corigliano Calabro, era da ormai una dozzina d'anni un vero e proprio punto di riferimento per la Polizia locale non solo di Treviglio ma di tutta la zona. Garbato, sempre sorridente, ma di indole riservata e riflessiva, interpretava il suo ruolo di servizio con misura e con grande senso della giustizia, senza eccessi e senza mai perdere di vista il rapporto umano con il cittadino, anche nelle situazione più "difficili" da gestire avendo la responsabilità di garantire la sicurezza in una piccola città come Treviglio.

Un profondo riformatore

La sua carriera a Treviglio si è articolata in centinaia di interventi silenziosi messi in campo dal suo Comando, più che da grandi operazioni sfarzose. Eppure, negli anni aveva riformato profondamente il Corpo cittadino, anche con importanti innovazioni tecnologiche e metodologiche. Tra i vari traguardi raggiunti, l'accordo nel 2014 Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto, per l'implementazione e il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Da alcuni anni inoltre il Comando aveva in uso un'unità cinofila per il contrasto allo spaccio di droga.

Un colpo al cuore per Treviglio

La notizia della sua improvvisa e tragica scomparsa, questa mattina, è stata un colpo al cuore per l'intera città.  Da alcuni mesi lottava fieramente contro una malattia degenerativa che l'aveva colpito in una forma gravissima e irreversibile, ma con grande orgoglio e senso del dovere ha continuato a lavorare fino all'ultimo, fino a ieri. Proclamato il lutto cittadino.

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