Il cesto di Natale non gradito finisce nella roggia
Si potrebbe scrivere un trattato sulle strategie che l'umanità ha sviluppato nel corso dei secoli per liberarsi dei regali di Natale non graditi. Maglioni dai colori improbabili, porta-cd nell'era di Spotify, la quindicesima cravatta a righe... sono solo pochi esempi dell' inquietante fantasia che arma la mano di parenti e amici sotto le feste. Obbrobri che spesso poi finiscono sul fondo delle cassettiere di casa, o in cima alle librerie, o re-impacchettati l'anno seguente per essere reimmessi nel circolo vizioso delle strenne natalizie.
Cesto finisce nella roggia
Il metodo inaugurato da un ignoto trevigliese per liberarsi di un cesto natalizio che evidentemente non incontrava i suoi gusti, però, ci mancava. Con un guizzo di creatività liberatoria che ha persino il sapore di una performance artistica, l'ignoto destinatario del regalo alimentare ha infatti scaraventato il pacco intero, ancora infiocchettato, nella roggia di via Jenner.
Cibo buttato via
Chapeau. Non è da tutti riuscire a infrangere contemporaneamente così tante buone norme, con un solo gesto. Quelle morali (il cibo non si butta, dai...); quelle ambientali (ma... nella roggia lo dovevi buttare? ma davvero?); e persino quelle sociali (sembra che il pacco provenga da uno di quei banchetti natalizi di un'associazione benefica). Ci vuole fantasia, anche nel vandalismo.
A notarlo, stamani, sono stati alcuni residenti: galleggiava ancora avvolto in un foglio decorativo trasparente, all'altezza di un ponticello che sovrasta la roggia. Insieme al cesto, ovviamente, c'erano i soliti sacchi di spazzatura, che ormai in quella zona non fanno nemmeno più notizia. Dentro si nota della frutta, quello che sembra una piccola formaggella, una vaschetta alimentare a sua volta ancora impacchettata e un volantino.
Preoccupati i residenti