Il castello torna a dividere il Consiglio comunale
Nel corso dell'ultima assise consigliare si è tornato a parlare del castello di Cividate al Piano, che potrebbe essere presto riqualificato.

La questione è stata sollevata da un consigliere di maggioranza, che ha rimproverato i colleghi delle minoranze per la poca attenzione al castello storico del paese.
Caproni "sgrida" i colleghi di minoranza
Il consigliere di maggioranza Antonio Riccardo Caproni, al termine dell'ultima seduta consigliare, ha rinfacciato alle minoranze la scarsa attenzione riservata al castello, per la ristrutturazione del quale il Comune sta partecipando a un bando che potrebbe garantirgli un finanziamento da 400mila euro su 500mila di spesa prevista.
Le minoranze si difendono
Le due minoranze chiamate in causa, il gruppo "Kicicrede" guidato da Francesco Gatti e la consigliera indipendente Gloria Chitò, hanno risposto alle critiche ribadendo come essi non siano assolutamente contro la cultura e gli investimenti in quel campo, ma sottolineando che, secondo loro, la cifra prevista per il castello è troppo alta e la ristrutturazione dello stesso non è una priorità.
Un problema anche sociale
A chiudere il dibattito è stato l'assessore Antonella Casati, che ha sottolineato quanto segue: "Quello del castello non è un problema solo culturale, ma anche sociale, perché se non acquistiamo adesso gli appartamenti sfitti non sappiamo chi potrebbe acquistarli approfittando dei prezzi bassi - ha spiegato - La nostra non è presunzione, ma lungimiranza, questa è la congiuntura socio-economica adatta a questo tipo di intervento".
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