Cronaca

Il Bosco delle Magnolie tra rifiuti e vandalismi dove la pulizia è un optional

A Romano nel quartiere dei Cappuccini l’area verde comunale versa in un condizioni di degrado.

Il Bosco delle Magnolie tra rifiuti e vandalismi dove la pulizia è un optional
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A Romano nel quartiere dei Cappuccini il Bosco delle Magnolie, un'area verde comunale, versa in un condizioni di degrado.

Contrasto surreale nel Bosco delle Magnolie

Avrebbe potuto ispirare Salvador Dalì per uno dei suoi quadri, la situazione in cui versa in questi giorni il Bosco delle Magnolie nella zona dell’ex Montecatini nel quartiere Cappuccini a nord di Romano. Il maestro del surrealismo avrebbe infatti raffigurato egregiamente il contrasto "surreale" tra i rifiuti e le macerie di quello che era un'area relax immersa in un verde e fiori che in questo periodo dell’anno sono fioriti riempiendo di colore tutta la zona. Dalì avrebbe impresso sulla tela in  forma d’immagini oniriche e surreali, che sfidano la logica e la razionalità.

Il Bosco del degrado

Le macerie di quello che era un cestino pubblico per i rifiuti, situato all’ingresso del parco, accoglie tutti i visitatori, preannunciando quello che lo aspetta. Non proprio un: "lasciate ogni speranza o voi che entrate", citando Dante, ma verosimilmente un: "Attenti a dove mettete i piedi". Infatti appena entrati, non si può fare a meno, attratti dal rumore dell'acqua, di affacciarsi al canale che corre lungo tutto il lato del bosco. Ma sul fondo, invece dell'acqua cristallina a farsi notare è solo il magma di sporco che scorre lentamente, ostacolato dai rifiuti che sono stati lanciati all’interno. Ma se nel canale la situazione è questa, non va meglio nell'area centrale del Bosco della Magnolie, la zona relax. Qui tra i tavoli e le panchine di pietra la sfida è: "Riuscire a sedersi", considerata la quantità di rifiuti che circonda le sedute. Resti di feste a base di alcolici che si sono consumate nel corso delle ultime settimane, se non mesi e che nell'incuria, il disinteresse totale sono rimasti lì sul terreno. Nel resto del bosco ci sono disseminati altri rifiuti: lattine, bottiglie e contenitori plastici di alimenti. Eppure quest'area verde dalla sua creazione è sempre stata attenzionata dal Comune proprio per contrastare il fenomeno del degrado. Il caso più eclatante nel primo periodo post Covid quando al suo interno fu ritrovata una borsa  con numerosi flaconi vuoti di metadone.

Controlli e pulizia

Una mancanza di attenzione che va contro a quanto dichiarato dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici  Andrea Nozza che settimana scorsa, aveva detto:

"In soli nove mesi abbiamo dato una svolta decisiva, soprattutto per il decoro urbano e le piccole manutenzioni - aveva detto -. C’è ancora molto da fare, ma il cambiamento rispetto alla precedente Amministrazione è evidente".

Cambiamento in positivo o negativo? Una domanda a cui Simone Sferch, consigliere del Partito Democratico, ha cercato di dare una risposta.

"Una cosa sostanziale segna la differenza tra le promesse delle campagne elettorali e le dichiarazioni di chi ha il compito di amministrare: i fatti, i dati di realtà! - ha detto Simone Sferch -. E con i fatti ci devi fare i conti anche quando, clamorosamente, smentiscono quanto si afferma. Qui siamo di fronte all’evidenza di questo enunciato. Mentre l’Amministrazione fa dei proclami, auto incensandosi e dicendosi da sola quanto è brava, in tempo reale le immagini di intere aree della nostra città ci dicono di zone lasciate all’incuria. Amministrare è questo: abbandonare le promesse e i proclami per fare i conti con la realtà che, anche in questo caso, smentisce quanto dichiarato. Perché i fatti, ancora una volta, così come avvenuto in altre vicende molto recenti, superano di gran lunga la vuota retorica delle parole".

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