I strade del Giupì, a Palazzo Pirelli la presentazione della rassegna teatrale in dialetto bergamasco
La rassegna coinvolgerà 4 comuni della Bassa: Covo, Martinengo, Mornico al Serio e Torre Pallavicina.
“Questa è una bella pagina della provincia bergamasca perché questa manifestazione punta a salvaguardare e promuovere il dialetto e dunque a tramandare alle future generazioni la nostra cultura e la nostra tradizione”. Così il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini (Lega) ha aperto la presentazione a Palazzo Pirelli della rassegna teatrale “I strade del Giupì” voluta dai Comuni di Covo, Martinengo, Mornico al Serio e Torre Pallavicina e organizzata dalla Fondazione Benedetto Ravasio.
I strade del Giupì
Da ottobre a dicembre verranno offerti sul territorio dei quattro comuni otto spettacoli, sei di burattini, uno d’oggetti e uno d’attore, che proporranno al pubblico le storie più classiche della cultura popolare lombarda e bergamasca in particolare. Grandi protagonisti saranno le maschere, Gioppino e Arlecchino in primis, ma anche i personaggi più amati della tradizione bergamasca, da Ginevra degli Almieri a Pacì Paciana, passando per i personaggi cari alla cultura contadina, come il folletto Squàsc, protagonista delle storie narrate nelle corti delle nostre cascine.
Avvicinare i bambini alla lingua locale
“Tra l’altro – ha aggiunto Malanchini –questa rassegna teatrale ha il pregio di avvicinare i bambini alla lingua locale: un passaggio fondamentale per la sua promozione. Non dimentichiamo che Regione Lombardia al riguardo si è dotata di una legge e la salvaguardia del dialetto rientra anche fra gli obiettivi della Calre, la conferenza che raggruppa i parlamento regionali d’Europa e che per la Lombardia sto seguendo personalmente. Queste iniziative devono essere sostenute e potenziate”.
Sperimentazioni e laboratori
Il progetto, realizzato grazie al contributo della Regione Lombardia, darà anche l’opportunità, a circa 1.000 studenti delle scuole elementari e medie dei comuni coinvolti, di vedere gratuitamente nella propria scuola uno spettacolo di burattini. Per alcune classi, inoltre, ci sarà l'opportunità di sperimentare dal vivo il mondo del teatro dei burattini grazie a un laboratorio didattico di quattro incontri, guidato da un burattinaio professionista, che permetterà ai ragazzi di utilizzare e costruire le amate teste di legno. Durante il laboratorio, particolare attenzione verrà riservata all’uso della lingua bergamasca nell’ottica di un’azione di rivitalizzazione linguistica.