Romano

I servizi del terzo settore della Bassa riuniti dalla Gasparina

In occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione la Cooperativa Sociale che ha sede a Romano ha organizzato un convegno alla Rocca.

I servizi del terzo settore della Bassa riuniti dalla Gasparina
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In occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione la Cooperativa Sociale che ha sede a Romano ha organizzato un convegno alla Rocca.

Convegno

In occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione la Cooperativa Sociale Gasparina di Sopra ha organizzato un convegno dal titolo "Custodire l’intenzione, fragilità e complessità interrogano i servizi – sguardi e prospettive dal Terzo Settore". Il convegno,si è svolto nella sala della Rocca e ha riunito intorno ad una tavola rotonda diverse voci del Terzo Settore. Al centro del confronto il tema delle modalità che oggi è necessario metter in campo per rispondere a una sempre maggior articolazione dei bisogni del territorio e delle fragilità che lo abitano. Se il cambiamento è un elemento quotidiano del lavoro sociale, la crescente complessità interroga infatti su come orientarlo. Con una grande sfida che è quella del custodire le intenzioni, ovvero come mantenere il senso originario del prendersi cura dell’altro.

Gli interventi

La prima sessione è stata introdotta da Patrizia Cappelletti, sociologa e ricercatrice presso l’Università Cattolica di Milano, con un intervento dal titolo "Custodire le intenzioni: tornare alle origini per orientare il futuro". Gli interventi successivi hanno declinati quello sguardo più teorico in un quadro di tipo operativo. A partire dalle prospettive più ampie, con l’intervento di Valeria Negrini, presidente di Federsolidarietà Lombardia, dal titolo "Quali scenari interpellano la cooperazione sociale", e avvicinandoci man mano a livello più vicino e territoriale. Antonietta Maffi, direttore dell’Azienda Speciale Consortile Solidalia ha offerto un focus sui bisogni emergenti nell’Ambito 14, il distretto che riunisce i 17 Comuni della Bassa Bergamasca Orientale intorno a Romano, mentre Chiara Longhi, coordinatrice territoriale di Caritas Diocesana Bergamasca, ha portato un approfondimento sulle fragilità a noi più vicine eppure, spesso, meno tangibili. A chiudere il primo giro di interventi Mara Monzittu, responsabile dell’area dipendenze della Gasparina di Sopra, che ha interrogato sulla capacità di mantenere la persona al centro in una struttura di servizi che molto spesso risulta frammentata e complessa. La seconda sessione del convegno ha visto dialogare le diverse voci rispetto alle riflessioni condivise cercando di approfondire la modalità dell’agire in rete come risposta oggi sempre più necessaria a fronte della crescente complessità dei bisogni.

Il presidente della Gasparina

"La Gasparina di Sopra è sul territorio da quarant’anni, in quest’arco di tempo siamo cresciuti ampliando le nostre attività per riuscire a rispondere sempre meglio ai bisogni del territorio. – ha detto Fabio Loda, il presidente della Cooperativa – Un elemento che riteniamo fondamentale nello sviluppo delle nostre attività è proprio il costante raccordo con il territorio, le persone, le istituzioni, il mondo del Terzo Settore. È a partire da queste sinergie che possono nascere progettualità innovative, ovvero risposte efficaci e significative ai bisogni anche in un’ottica di sostenibilità nel tempo. Insieme alle realtà del nostro territorio, quali il Consorzio Cum Sortis, le Pubbliche amministrazioni, la Fondazione Rubini, le imprese e le Associazioni, negli anni abbiamo costruito risposte di welfare di comunità".

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