Caravaggio

I cacciatori piangono lo storico presidente di sezione Ferrante Gasparini

Era stato vice per quattro mandati e presidente per tre, dal 1977 al 2004

I cacciatori piangono lo storico presidente di sezione Ferrante Gasparini
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La sezione della Federazione italiana della caccia di Caravaggio perde uno dei suoi pilastri, l’ex presidente Ferrante Gasparini. L’ex elettricista di origine bresciana, appassionato dell’arte venatoria fin da ragazzo, è mancato sabato 25 gennaio a 91 anni.

Ferrante Gasparini caravaggino d'adozione

Era cacciatore dentro Gasparini, come i fratelli, ma non sopportava chi praticava il contrabbando. Lo ha ricordato una della figlie, Mary, con la quale viveva a Mozzanica da due anni e mezzo. Era vedovo da 14 anni e gli acciacchi con il passare degli anni lo avevano convinto a trasferirsi.

"Era nato a Ghedi - ha raccontato - a 15 anni ha cominciato a lavorare come elettricista e, dopo il militare, si è sposato con mia madre Jole. Si sono spostati qui perché assunto dall’allora 'Invernizzi' e poi dalla 'Soliveri'. Dopo oltre mezzo secolo ormai era un caravaggino d’adozione. La caccia ce l’aveva nel sangue, veniva prima di tutto, e adorava i cani. Del resto nel Bresciano la cultura venatoria è molto forte. Noi quattro figli lo pressavamo perché smettesse ma io non sono mai riuscita a votare i referendum contro la caccia, non volevo fargli un torto... Lui era molto ligio alle regole: cacciava solo animali consentiti dalla legge e si arrabbiava molto contro chi sparava contro qualsiasi cosa. Regalava un sacco di selvaggina a tutti. Alla fine aveva deciso di appendere il fucile al chiodo ma per diventare giudice di gara".

Ferrante Gasparini

Presidente dei cacciatori per tre mandati

E i cacciatori caravaggini non hanno dimenticato il loro ex presidente: in molti hanno fatto visita alla salma e partecipato ai funerali che si sono celebrati lunedì nella parrocchiale di Caravaggio.

"Li ringrazio tutti di cuore - ha aggiunto la figlia - sono venuti numerosi e hanno usato belle parole per mio padre, mi ha fatto davvero piacere. Il papà era una persona riservata e buona, se poteva dava il suo aiuto. Ma da vero bresciano era anche testardo. Quand’ero ragazza era di poche parole e ricordo ancora che le mie amiche si sentivano in soggezione quando passavano a trovarmi. Era riservato ma poi si è sciolto. Lui e la mamma erano innamoratissimi e la sua perdita è stata un duro colpo, come lo era stata la morte prematura di mio fratello a 38 anni. Il caso ha voluto che se ne andasse proprio lo stesso giorno, il 25 gennaio... Nell’ultimo periodo i problemi di salute erano tanti, era stato parecchio in ospedale ma non mollava: medici e infermieri lo chiamavano 'l’ammalato combattente'. Si è spento nel suo letto, lucido fino all’ultimo, circondato dal nostro affetto".

A parlare di Gasparini con affetto e stima è stato anche un altro ex presidente dei cacciatori caravaggini, Carlo Tadini.

"La nostra sezione è nata nel lontano 1932 e Gasparini è stato vicepresidente per quattro mandati e presidente per tre, dal 1977 al 2004 - ha rammentato - io sono stato componente del Direttivo negli ultimi anni della sua presidenza, prima di raccoglierne l’eredità. Lui era un grande appassionato di cani e organizzava gare cinofile, poi ha cominciato a fare il giudice in quelle messe in piedi da altre sezioni. Ricoprire incarichi all’interno della sezione richiede grande impegno e non si può dimenticare il suo, ma per me è stato anche un grande amico, sempre disponibile con tutti, ha lasciato un bel ricordo. Come non pensare agli anni in cui ci si trovava al “Bar cacciatori” a passare le serate raccontando le nostre avventure di caccia...".

La salma del 91enne è stata cremata e verrà tumulata insieme all’amata moglie, nel cimitero di Mozzanica.

Ferrante Gasparini
Ferrante Gaparini, secondo da sinistra, con amici cacciatori dopo una gara
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