Grandinate da record, Regione pronta a chiedere lo stato di calamità anche per Bergamo
Rolfi: "Per far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico è indispensabile l'istituzione del un fondo catastrofale nazionale".
"Stiamo raccogliendo le schede dei danni registrati dalle aziende agricole in seguito alla violenta grandinata della sera del 28 maggio che ha colpito le province di Cremona, Lodi, Bergamo e Pavia. Siamo pronti a chiedere al Governo lo stato di calamità e la deroga al Dlgs 102".
A dirlo è l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.
Grandinata da record
Chicchi di ghiaccio grandi come palline da golf e anche di più, veri e propri proiettili che hanno causato non pochi danni nel tardo pomeriggio di sabato, 28 maggio. Colpita anche la Bassa e il Cremasco, dove si sono registrati danni ingenti.
"Questi fenomeni atmosferici - prosegue l'assessore in una nota - sono sempre più frequenti e violenti. È necessaria una tutela assicurativa sempre più diffusa. In Lombardia il 45% della superficie agricola è assicurato e c'è una coscienza sempre più diffusa sull'importanza di questa necessità anche per far fronte ai cambiamenti climatici che portano ad avere periodi di prolungata siccità alternati a precipitazioni atmosferiche violente. Di fronte a questi eventi particolarmente violenti gli strumenti assicurativi vigenti mostrano i loro limiti ed è purtroppo necessario derogare al Dlgs 102 nonostante sappiamo bene che le risorse messe a disposizione per i risarcimenti da parte dello Stato arrivano in ritardo di mesi o di anni e sempre in percentuale ridotta rispetto ai danni subiti dalle aziende".
Serve un fondo nazionale
"Per questo - conclude - riteniamo indispensabile dal 2023 l'istituzione del un fondo catastrofale nazionale che possa coprire con le risorse della politica agricola i danni alle aziende, in maniera più diffusa ed efficace rispetto alle attuali condizioni assicurative".