Gli studenti a lezione dal presidente della Repubblica - TreviglioTv

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Redazione, 26 aprile 2017

(Anche i ragazzi di Cavernago a udienza dal presidente della Repubblica)

Ragazzi a lezione dal presedente della Repubblica, al Quirinale. L’incontro si è svolto giovedì scorso a Roma, in una bellissima sala della residenza di Sergio Mattarella, era rivolto esclusivamente a dieci classi della prima media in tutta Italia e la scuola di Cavernago è stata l’unica in Lombardia ad essere selezionata.

A prendere la parola Marta Pagani, che ha chiesto al presidente com’è vivere al palazzo del Quirinale e se viene fatta la raccolta differenziata. «La raccolta viene fatta assolutamente anche qui – ha risposto Mattarella – è una cosa molto importante tenere ben pulito il nostro territorio e usare ciò che può essere prodotto dal riciclo dei rifiuti. Vivere qui: per pochi anni io sono il rappresentante di tutti gli italiani e questo è il palazzo degli italiani. Per questo l’ho aperto alle visite, così come Castel Porziano, la residenza estiva del presidente, dove l’ecosistema è rimasto quello di due-tremila anni fa. Anche quella residenza è aperta alle scolaresche, a piccoli gruppi di visitatori e a gruppi di disabili che vanno al mare». Altro tema trattato è stato il terrorismo, posto da una ragazza musulmana e cittadina italiana residente a Siracusa. I ragazzi hanno ascoltato attentamente le parole del presidente e la richiesta di non cedere alla paura: «Nessuna religione è affine al terrorismo, infatti le vittime sono anche musulmane come succede in Siria o Iraq, quindi non dobbiamo considerarla una guerra di religione o di civiltà – ha detto Mattarella – i terroristi sono contro la libertà e la dignità umana. È importante non aver paura né provare diffidenza da chi è diverso da noi perché questa è l’anticamera dell’odio. Tu – rivolto alla ragazzina – sei esempio di come si può convivere anche con chi ha origini diverse dalle nostre. Il terrorismo vuole seminare paura e noi dobbiamo rifiutare questo, cadere nella paura sarebbe un regalo ai terroristi».

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