Picchia sua madre per comprare la droga. E il giudice lo lascia libero

Madre picchiata per la droga, e il giudice lo lascia libero. Così lui se l'è presa con medici e carabinieri. L'assurda vicenda di un tossico 26enne.

Picchia sua madre per comprare la droga. E il giudice lo lascia libero
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Estorceva denaro alla madre da ormai tre anni, a suon di botte. Ma nonostante la richiesta di arresto, era ancora libero. Così ieri è tornato per  fare quello che faceva sempre, per rifornirsi. E ha raggiunto la madre, ricoverata in ospedale. Minacciando e pestando medici e carabinieri. L'assurda vicenda di un tossico 26enne.

Libero di picchiare la madre

Una storia da brividi quella che ha visto protagonista un 26enne cremasco, nei giorni scorsi all'ospedale di Crema. I carabinieri l'avevano chiesto giorni fa: per contenere la violenza di quel tossicodipendente, non sarebbe bastata una ramanzina. E se fosse stato messo ai domiciliari, la vera pena l'avrebbero scontata le sue vittime: i genitori. Eppure,  nonostante due anni di violenze domestiche, il Tribunale di Cremona ha deciso di incarcerare l'uomo soltanto ieri, dopo aver tentato di aggredito per l'ennesima volta la povera madre, che si trovava peraltro da oltre due settimane ricoverata in ospedale. Ma andiamo con ordine.

Anni di violenze domestiche

Botte, botte, botte. E alla fine, la madre apriva il portafoglio e lui poteva comprarsi la sua droga. Un'abitudine, ormai, quella del 26enne.  Già dal 2015 l'uomo era finito infatti nei guai, dopo aver picchiato la donna e dopo aver letteralmente distrutto la casa in cui viveva. Nei primi mesi, però la madre non aveva nemmeno denunciato il figlio, nonostante le violenze refertate in Pronto soccorso. Solo nell'ultimo periodo le cose sono veramente degenerate. Nei primi giorni di febbraio, l'ennesimo alterco per i soldi ha portato il 26enne a picchiare la madre così violentemente da riportare diverse fratture costali, per una prognosi di sessanta giorni.

I carabinieri convincono a denunciare

Solo dopo questo episodio i carabinieri di Pandino sono riusciti a convincere la vittima a denunciare le continue oppressioni del figlio violento e a richiedere immediatamente alla Procura della Repubblica di Cremona l’emissione di un provvedimento cautelare in grado di contenere la violenza del giovane. Ma il provvedimento è arrivato troppo tardi.

L'aggressione in ospedale

Nei giorni scorsi il 26enne ha raggiunto la madre in ospedale. Lei, impaurita e probabilmente con il cuore a pezzi, ha rifiutato di vederlo. E lui è andato su tutte le furie. Ha picchiato un medico, e poi ha aggredito i carabinieri arrivati in ospedale, utilizzando tra l'altro uno sfollagente elettrico.

In carcere, finalmente

"A causa, o forse grazie all'ultimo grave evento" scrivono i carabinieri, finalmente la richiesta dei carabinieri è stata accolta dal Tribunale e ieri sera il 26enne è stato tratto in arresto e portato in carcere a Cremona. Evitando così, tra l'altro, che la madre una volta dimessa potesse essere ancora vittima di soprusi, essendo il figlio stato messo inizialmente agli arresti domiciliari. "L’invito che viene rinnovato alle vittime di tali situazioni di violenza domestica è quello di rivolgersi immediatamente e con fiducia alle forze dell’ordine per essere aiutate in maniera risolutiva, ancora prima che la violenza degeneri" scrive l'Arma.

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