Freddo a maggio? Tutta "colpa" dei Santi di ghiaccio

Rovesci e temporali specie al Centrosud, neve sui rilievi fino a 1000-1500m e non sarà finita qui: da venerdì altro maltempo soprattutto al Centronord.

Freddo a maggio? Tutta "colpa" dei Santi di ghiaccio
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Dove sono le temperature da primavera inoltrata e le belle giornate di sole? Dopo aprile anche maggio ci sta "regalando" un clima più autunnale del dovuto...ma è davvero così strano? A dire il vero la tradizione dice proprio l'opposto. Sarebbe tutta "colpa", infatti, dei Santi di ghiaccio che dall'11 al 15 maggio ogni anno dovrebbero portare l'abbassamento delle temperature e per il 2019 sembrano aver rispettato l'appuntamento.

Tutta colpa dei Santi di ghiaccio

“Esiste una tradizione, che fonda la sua storia in secoli e secoli di osservazioni dei contadini, che ci ricorda come l'inverno proprio in questo periodo possa fare la sua ricomparsa, in particolar modo sull'Europa centro settentrionale - spiega il meteorologo di 3bmeteo Edoardo Ferrara - Stiamo parlando del periodo denominato "Santi di Ghiaccio", ovvero quei giorni che solitamente vanno dall'11 Maggio al 15 Maggio, durante il quale ogni anno si dovrebbe verificare un brusco abbassamento delle temperature con anche gelate tardive. I Santi in questione sarebbero dunque San Mamerto, San Pancrazio, San Servazio e San Bonifacio di Tarso, a cui si aggiunge anche Santa Sofia di Roma, chiamata in tedesco "die kalte Sophie", ovvero "la fredda Sofia". Vista la situazione meteorologica in atto, possiamo dunque affermare che almeno quest’anno la tradizione è pienamente rispettata”.

In arrivo un nuovo vortice freddo

“Neppure il tempo di smaltire la recente pesante ondata di maltempo che un nuovo impulso freddo dal Nord Europa, l’ennesimo della serie in questo maggio tormentato, punta l’Italia – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com che spiega – mercoledì ci attendiamo così nuovi rovesci e temporali sparsi al Centrosud, con neve sull’Appennino fin sotto i 1500m, se non addirittura sui 900-1000m su dorsale tosco-romagnola e sulle Marche. Marginalmente coinvolto anche il Nord con qualche pioggia sul Nordest, Emilia Romagna e soprattutto martedì notte anche tra Piemonte e Liguria; anche in questo caso la neve potrà scendere sin verso i 900-1100m di quota. Ovviamente le temperature si manterranno ben al di sotto delle medie del periodo, specie sulle adriatiche, con massime quasi ovunque inferiori ai 18-20°C. Giovedì ritroveremo piogge e temporali sparsi soprattutto al Sud e sulle adriatiche, mentre sul resto del Paese assisteremo a un miglioramento, pur con qualche occasionale acquazzone ancora possibile, specie sui rilievi”.

Cosa sta succedendo?

“La colpa di questa instabilità costante risiede nell’anomalo posizionamento degli anticicloni, i quali continuano a puntare il Nord Europa, lasciando il Mediterraneo centrale e quindi l’Italia continuamente esposti a irruzioni di aria fredda dalle latitudini polari”.

E non è finita qui.

"Dopo il vortice freddo, arriveranno anche le perturbazioni atlantiche – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – da venerdì al weekend infatti i venti freschi da Nord verranno sostituiti da più miti ma umidi venti atlantici, che porteranno altre piogge e temporali. In questa fase il tempo peggiore ce lo attendiamo al Centronord, in particolare Nordovest e Toscana dove saranno possibili fenomeni anche intensi, con ulteriori nevicate sulle Alpi a quote medio-alte. Per il Sud e i versanti adriatici potrebbe invece aprirsi una parentesi meteorologica relativamente più tranquilla, con più sole e netta ripresa delle temperature, anche se comunque non si potrà escludere il passaggio di qualche locale veloce acquazzone”.

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