Pandino

Fori (forse) di proiettile contro il rifugio dei gatti randagi

La volontaria che gestisce la colonia felina in una cascina fuori paese ha segnalato l'episodio ai carabinieri

Fori (forse) di proiettile contro il rifugio dei gatti randagi
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Fori probabilmente causati da proiettili contro le pareti in legno di un rifugio per gatti randagi a Pandino. Ad accorgersene è stata la volontaria che da anni gestisce la colonia felina in una cascina fuori dal paese.

Fori di proiettile contro il rifugio dei gatti randagi

Fori, forse di proiettile, che crivellano le pareti in legno di un rifugio per gatti. È inquietante il quadro che emerge dalla testimonianza di una volontaria, Paola Mazzola, che gestisce ormai da nove anni una colonia felina situata in una cascina fuori Pandino.

"Sabato scorso, come tutti i giorni, sono andata a controllare la colonia per dar da mangiare ai gatti e controllare se tutto fosse stato in ordine - ha raccontato Paola -. All’improvviso mi sono accorta che una parete di una casetta era rotta, un pezzo di legno era alzato, fuori dalla sua sede. Mi sono avvicinata e ciò che ho visto mi ha lasciata senza parole: un foro di proiettile. Non è raro che girino dei cacciatori in questa area, nonostante sia proprietà privata. Credo quindi che il responsabile sia uno li loro. Il problema è che quando arrivano, spesso, sparano a tutto ciò che si muove. Alcuni gatti non sono più tornati a casa. Ma se io fossi stata dentro al rifugio a dar da mangiare ai mici? Dall’esterno non sarei stata visibile".

La volontaria ha denunciato il fatto ai carabinieri

Paola Mazzola ha deciso di chiamare i carabinieri per sporgere denuncia sull’accaduto, ma le indagini non saranno semplici né, probabilmente, risolutive. Senza il proiettile, resta peraltro aperta l’ipotesi che a sparare siano stati ragazzini con pistole ad aria compressa, oppure che si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto. O forse che sia stato utilizzato un altro strumento, che ha comunque danneggiato il rifugio frequentato dai mici.

"Io continuo a essere della mia idea, anche perché ho visto dei cacciatori con due fucili, uno da caccia, e l’altro con un mirino lungo diversi centimetri - ha proseguito la volontaria -. Questa ipotesi mi è stata confermata da un mio conoscente che frequenta il poligono di tiro, mi ha detto che il foro era stato fatto o da una pistola o da una carabina modificata".

Consigliata anche dagli inquirenti, Mazzola sta pensando di installare delle fototrappole in zona.

"Possiedo già questi strumenti per monitorare se arrivano nuovi gatti in colonia - ha dichiarato -, ora li sposterò in altri punti e li controllerò tutti i giorni. Anche se non sono riuscita a sporgere denuncia, i carabinieri hanno comunque redatto un verbale, una piccola conquista. Spero che si tratti di un episodio isolato, finora non ho mai avuto discussioni con nessun cacciatore, quando dicevo loro di andarsene perché nessuno ha mai replicato, e non sono più tornati. Purtroppo ogni settimana ne arrivano dei nuovi, e ogni fine settimana sembra di essere in guerra: il responsabile credo che sia proprio uno di questi. Ricordo che una volta ho sorpreso due cacciatori che stavano sparando contro delle balle di fieno, forse per provare le armi. Ricordo ancora che questa è una proprietà privata, non un poligono né tantomeno una riserva di caccia".

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