Fontanella: un paese morto musicalmente? La banda non ci sta!
Il lungo botta e risposta su Facebook ha accesso la polemica: Fontanella è viva musicalmente parlando?

Un paese morto musicalmente?
E' questa l'accusa mossa sul gruppo Facebook "Fontanella... Parliamone" da un amante della musica (lirica in particolare). L'oggetto della critica sarebbe il mancato sfruttamento di spazi (il cinema Pace e il Centro Aldo Moro) che notoriamente avevano attratto in passato molti visitatori per la buona acustica.
Il post su Facebook
"Ma è possibile che i cittadini di Fontanella vogliano vivere in un paese dormiente?" queste sono le parole apparse sul social network. In realtà l'accusa di questo fontanellese non è un attacco fine a se stesso, ma semplicemente uno sfogo, perché, secondo lui, un fruitore e appassinato di buona musica non trova in Fontanella un'offerta adeguata alla richiesta. Anche se gli spazi necessari ci sarebbero.
La risposta da parte del gruppo bandistico
Non è tardata ad arrivare la risposta da parte del gruppo bandistico. Il presidente e consigliere comunale Marco Vito Moscaritolo ha infatti voluto replicare con una precisazione, sempre sul gruppo Facebook. In pratica ciò che emerge dalla sua risposta è che non è corretto dire che il paese sia morto musicalmente. E anzi Moscaritolo ha allargato il campo, parlando generalmente delle molteplici attività culturali.
Le attività della banda
"La banda (o più correttamente il Corpo Musicale Fontanella) - sta scritto nel Post - da diversi anni si occupa di diffondere la cultura musicale (ed in particolare quella bandistica) come definito nei propri scopi statutari. E lo fa grazie alla passione di tante persone che dedicano molto del loro tempo libero a questa attività". La banda, con gli oltre cent'anni di storia, fa formazione nelle scuole. Offre concerti e spettacoli gratuiti e tante altre attività.
Un paese morto musicalmente? No un paese vivo e attivo, grazie all'impegno di tutti
Se tutte le attività del paese sono realizzabili concretamente è grazie all'impegno di tutti. E' questo il messaggio fondamentale espresso da Moscaritolo, che ha negato una visione così inerte del paese, anche se ne ha messo in luce i limiti. "Si può sempre far meglio -ha concluso - ma è quasi offensivo dire che non si fa nulla".