Falso documentale e guida senza patente, multa salata per un 30enne indiano

L'autista indiano, protagonista della vicenda, oltre ad aver pagato una multa salata, potrà andare incontro a sanzioni penali.

Falso documentale e guida senza patente, multa salata per un 30enne indiano
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Permesso internazionale di guida falso e assenza di valido documento di patente di guida. L'autista indiano, protagonista della vicenda, oltre ad aver pagato una multa salata, potrà andare incontro a sanzioni penali.

Documento falso

Durante un normale controllo da parte degli agenti della Polizia locale di Brignano, avvenuto pochi giorni prima di Natale, è stato riscontrato che un uomo di nazionalità indiana, 30enne, era in possesso di un permesso internazionale di guida falsificato. Alla richiesta di documenti, l'uomo alla guida ha infatti mostrato il documento, ben contraffatto ma riconducibile ad un falso per via di un particolare. Sul documento, infatti, teoricamente realizzato in India, era segnata la residenza italiana. Fatto anomalo, che ha incuriosito l'agente esperto in materia di falsi e contraffazioni.

Controlli

La Locale brignanese ha provveduto così a fare i dovuti controlli, confrontandosi con l'ufficio di Milano specializzato in falsi documentali, che ha confermato i timori che si potesse trattare di un documento falsificato. Il permesso internazionale di guida è stato quindi sequestrato. A quel punto all'uomo sono stati contestati due fatti: di essersi messo alla guida senza patente e di non aver mai convertito un eventuale permesso di guida straniero in una patente italiana (procedura necessaria se una persona di nazionalità straniera risiede in Italia da più di due anni, come nello specifico l'autista indiano).

La denuncia

Il conducente indiano è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria per guida senza patente e falso documentale. L'uomo ha già provveduto a pagare la sanzione amministrativa pari a 3500 euro, per via della riduzione concessa, nel caso in cui si decide di pagare la multa entro i 5 giorni dal verbale (l'uomo l'ha pagata dopo due). Fatto curioso è che l'autista indiano, nonostante abbia deciso di pagare e in questo modo riconoscere il torto, ha deciso di fare ricorso al giudice di pace. Richiesta inammissibile proprio per via dell'avvenuto pagamento. Ora la pratica è comunque aperta per la questione della falsificazione. Il 30enne rischia il penale.

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