Esposto in Comune e Prefettura contro il bar "L’angolo da Michi"
Il titolare Michele Colpani respinge le accuse di disturbo alla quiete pubblica e rivendica il suo diritto a lavorare

Un esposto contro il bar "L’angolo da Michi" di Caravaggio, inaugurato solo qualche mese fa. È stato presentato in Comune e persino in Prefettura, alcuni residenti infatti contestano al locale il disturbo della quiete pubblica a tarda ora.
Esposto contro il bar "L’angolo da Michi"
A confermare l'esposto contro il suo bar è il titolare Michele Colpani, 21enne di Fornovo prima pieno di entusiasmo per la sua prima attività in proprio, e che ora invece deve fare i conti con questa grana che gli ha causato anche il diniego a predisporre l’area estiva da parte degli uffici comunali, con un evidente danno economico.
"A 14 anni mi sono iscritto all’alberghiero di Treviglio, l’”Abf”, in particolare facevo sala bar - aveva raccontato a dicembre, col sorriso stampato sul volto - sin dalla prima superiore ho cominciato a fare stages nel mondo del lavoro a Treviglio".
Poi esperienze come cameriere e barman in diversi locali, prima del grande salto.
"Conoscevo i vecchi gestori del locale e così, con l’aiuto dei miei genitori, quando ho saputo che vendevano la licenza mi son fatto avanti - aveva spiegato - la proposta era allettante e mi sono buttato. I primi giorni ho dormito due ore a notte, l’impatto però è stato bellissimo. La sera stop alle 22.30, nel weekend alle 24, la mattina la sveglia suona presto, le brioches le farcisco io. È dura ma non mi spavento, perché amo questo lavoro".
Sembrava tutto perfetto e, in effetti, caravaggini e non solo, hanno apprezzato il suo impegno: al bar non manca certo la clientela e, il centro, che tanto spesso appare spento, in via Roma si è riacceso. Per qualcuno però, anche troppo, e si lagna degli schiamazzi notturni.
Il titolare respinge le accuse
"Appena aperto è venuto qualche ragazzo che poteva crearmi problemi e ho fatto in modo che cambiasse bar - si è però difeso il giovane titolare - Tutto andava bene così ho deciso di rimanere aperto fino alle 2, ho il permesso di farlo. Peccato che una residente è arrivata ad insultare la mia clientela perché si ferma sulla strada a parlare e a fumare una sigaretta... Io invito tutti i clienti a non creare disturbo ma se qualcuno vuole rimanere sulla pubblica via anche dopo la chiusura, benché io insista di allontanarsi, cosa posso farci? Spesso poi non si tratta nemmeno dei miei clienti, inoltre stiamo parlando solo del fine settimana".
Il ragazzo quindi respinge le accuse e denuncia di essere vittima di una sorta di persecuzione.
"Hanno cominciato ad arrivare di continuo carabinieri e vigili, che tuttavia non hanno mai trovato nulla che non va - ha spiegato - ho preso una sola multa: perché si sentiva un po’ di musica anche fuori dal locale, alle 23.15... E adesso l’esposto presentato anche in Prefettura mi ha impedito di aprire l’estivo, che peraltro è in sicurezza e non sulla carreggiata. Questo significa dimezzare il fatturato della stagione, allora ho proposto agli uffici di chiuderlo a mezzanotte e di non far suonare musica, ma nulla, almeno finché la questione non si risolve in Prefettura. Per me è una tegola pesante: ho aperto da poco e l’investimento è stato oneroso".
Arrivano lamentele anche per le vetture in sosta sulla strada.
"Peccato che le auto vengono parcheggiate anche di giorno, visto che accanto al bar c’è l’Aci - ha ribattuto - A Caravaggio si sa che il parcheggio è scarso".
Il tema della desertificazione dei centri storici è innegabilmente un problema, e a soffrirne non solo soltanto le attività strettamente commerciali, ma anche la ristorazione e Colpani lo grida chiaro e forte.
"Si vogliono i centri delle città vivi e poi si stroncano i bar appena aperti - ha concluso amaro - non posso pagare le spese solo con l’euro del caffé la mattina, anche perché il locale non è piccolo... Non organizzo nemmeno eventi e karaoke per timore di altri problemi e mio padre appena chiudo esce a raccogliere bottiglie o bicchieri eventualmente abbandonati. Avessi saputo prima di questa intolleranza avrei aperto altrove".
Evidentemente chi decide di vivere in centro deve conoscere e accettare i vantaggi e gli svantaggi della sua scelta, così come chi decide di stare in periferia. Il rispetto delle regole è però fondamentale e tocca alle Forze dell’ordine intervenire in caso contrario: se quanto lamentato nell’esposto trovasse riscontro si potrebbe arrivare alla chiusura anticipata rispetto all’orario solito nei weekend e all’imposizione del servizio d’ordine per garantire il rispetto della quiete pubblica, anche nelle immediate vicinanze dell'esercizio. Tuttavia, se non fosse così, il titolare del bar potrebbe intentare causa legale per tutelare la sua libera attività imprenditoriale danneggiata, e chiedere il relativo risarcimento. Qualora poi le Forze dell’ordine siano fatte intervenire senza motivo chi le ha chiamate rischia la denuncia per procurato allarme.