Tra Agnadello e Rivolta

Esche e bocconi avvelenati, bonifiche nel cremasco

Al lavoro l'Unità Cinofila Antiveleno dei carabinieri con Senna, Pastore tedesco grigione, e il suo conduttore per la bonifica delle aree interessate.

Esche e bocconi avvelenati, bonifiche nel cremasco
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La morte e l'avvelenamento di diversi cani sul territorio cremasco, a causa di esche e bocconi avvelenati, hanno portato ad un intervento dell'Unità Cinofila Antiveleno dei carabinieri allo scopo di bonificare le aree interessate. Tra queste alcune zone del territorio di Agnadello e Rivolta, così come a Soresina.

Esche e bocconi avvelenati, l'intervento dell'Arma

Il territorio cremasco è recentemente stato oggetto di due interventi dell’Unità Cinofila Antiveleno dei carabinieri al fine di bonificare aree nelle quali erano state rinvenuti bocconi avvelenati. Nel mese di novembre, nelle campagne tra Agnadello e Rivolta d’Adda, frequentate anche da cittadini con animali domestici, a seguito di avvelenamenti e decessi di cani e segnalazioni di esche avvelenate, la pronta bonifica effettuata dal cinofilo dell’Arma ha permesso di rinvenire e bonificare la zona da altri cinque bocconi killer, prevenendo così potenziali ulteriori avvelenamenti.

Escha
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Senna e Conduttore (2)
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Escha 2
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Senna e area tabellata
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Senna e Conduttore
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Battuta anche la zona di Soresina

Sempre nel Cremasco, a Soresina, facendo seguito al rinvenimento di più bocconi le cui fattezze rimandavano a probabili esche avvelenate - sui campioni sono in corso le analisi dell’ Istituto Zooprofilattico - disseminate in più punti della pista ciclabile, il cane Senna ed il suo conduttore hanno ispezionato e bonificato l’area interessata; fortunatamente, in questo caso, non rinvenendone di altre.
Le aree oggetto di disseminazione delle esche avvelenate, come prescritto dalla specifica ordinanza del 12 Luglio 2019 del Ministero della Salute, "Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati", sono state, a seguito dei rinvenimenti, opportunamente segnalate e delimitate dalle rispettive amministrazioni Comunali in attesa della bonifica.

Indagano i carabinieri per la Tutela Forestale

Sono in corso le indagini dei carabinieri per la Tutela Forestale finalizzate ad individuare i responsabili. I militari dell'Arma invitano la cittadinanza a contattare le sedi di Crema e Cremona per ogni segnalazione, informazione e/o testimonianza.
E' infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto territoriale: campagna agraria, parchi pubblici, ambiti venatori, strade, oltre agli specifici reati di uccisione e/o maltrattamento animali qualora vi sia correlazione tra disseminazione esche ed avvelenamenti.
Il prezioso e puntuale intervento del cinofilo antiveleno unitamente alla proficua sinergia tra Enti ed Istituzioni (Amministrazioni comunali, carabinieri, Servizio Veterinario dell'ATS e Istituto Zooprofilattico) sono anche frutto dell’ istituito "Tavolo di coordinamento prevenzione e monitoraggio esche e bocconi avvelenati", attivo presso la Prefettura di Cremona-Ufficio Territoriale del Governo.

Il Pastore Senna e il suo utilizzo nel progetto "Life WolfAlps"

Senna è una giovane ed intelligente femmina di Pastore tedesco grigione con sede operativa a Lecco, specificatamente addestrata per rinvenire esche avvelenate e anche carcasse di animali e garantisce, in caso di necessità, un pronto intervento su tutto il territorio lombardo.
Risale al 2004 il primo utilizzo, in via sperimentale in Europa (precisamente in Spagna) dei cani antiveleno. Nel 2010 l’Italia, con la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato, ha aderito al programma comunitario "Life antidoto" attraverso la presentazione di alcuni progetti, tra cui il "Pluto", il "Medwolf", "Mirco Lupo" e "Life WolfAlps", di cui fa parte Senna.

E' anche sugli animali selvatici, ivi comprese anche le specie particolarmente protette o a rischio di estinzione, che l'abbandono di esche avvelenate in natura ha effetti devastanti sulla già compromessa e sempre più minacciata "biodiversità di specie". Fra le vittime ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli.

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