Esame di guida rinviato per Covid: "Visita scaduta, costretto a pagare ancora"
La denuncia di Simone, 25enne affetto da epilessia.
Simone ha 25 anni, vive a Ricengo ed è affetto da epilessia, ma lo scorso anno ha deciso di conseguire la patente di guida. Sarebbe andato tutto bene se il Paese non si fosse paralizzato per l'emergenza Coronavirus. Ed ecco che, ora che anche le scuole guida possono riprendere a offrire i loro servizi, che Simone riceve oltre al danno anche la beffa. La visita medica, obbligatoria per la sua patologia, è scaduta e anche se non per colpa sua, dovrà ripagare. Per questo ha voluto scrivere al nostro Giornale e denunciare una situazione a suo dire vergognosa.
La denuncia di Simone
"Gentile direttore,
le scrivo per manifestarle la mia più profonda indignazione per il trattamento da me ricevuto in questi ultimi tempi da chi sta ai piani alti. Sono un giovane di 25 anni affetto da epilessia, ho deciso lo scorso anno di conseguire la patente di guida e, sebbene non abbia più crisi dal 25 dicembre 2013, devo comunque assumere dei farmaci, per cui sono dovuto passare dalla commissione ASL che mi ha rilasciato un documento d'idoneità valido per un anno. Tra commissione, medico di base e neurologo ho dovuto spendere complessivamente 150 euro (50 euro ciascuno).
Avrei dovuto conseguire l'esame di guida lo scorso 31 marzo, ma siccome le autoscuole sono state chiuse a causa dell'emergenza Covid-19 il tutto è stato rinviato a chissà quando e ora che sono state riaperte mi è stato comunicato che l'unica cosa che il decreto del governo ha prorogato è stata il foglio rosa, mentre l'iter medico no ed essendo già passato un anno dalla visita presso la commissione dovrò, nonostante il ritardo non sia dovuto a causa mia, fare tutto da capo e quindi spendere 50 euro in più rispetto a quelli che avrei speso al momento del rinnovo. Se non farò ciò non potrò conseguire l'esame in quanto la legge non consente di conseguire una patente di validità già scaduta".
Simone Antonioli