Romanengo

E' agli arresti domiciliari ma picchia la compagna, 24enne in carcere

A denunciarlo è stata la compagna, da cui ha avuto anche un figlio, proprio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

E' agli arresti domiciliari ma picchia la compagna, 24enne in carcere
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Si trovava agli arresti domiciliari per scontare una condanna, ma picchia la compagna e per lui, un 24enne con precedenti, si sono riaperte le porte del carcere.

Scontava una condanna ai domiciliari

Ieri sera, 28 novembre, a Romanengo, i carabinieri hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Milano, un uomo di 24 anni, con precedenti di polizia a carico, che scontava una misura alternativa alla detenzione. L’uomo era destinatario di un provvedimento definitivo e doveva scontare una condanna a tre anni e cinque mesi di reclusione per i reati di false attestazioni sull’identità personale, resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti e alcuni furto aggravati, commessi in varie località italiane tra il 2015 e il 2017 anche quando era minorenne.

Il cumulo di pena è intervenuto nel 2020, dopo che l’uomo era stato condannato da vari Tribunale per quanto commesso. Dal giugno del 2021 il 24enne aveva ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali e l’uomo aveva chiesto di eseguire tale misura in provincia di Lodi. Poi dal luglio del 2022 aveva chiesto e ottenuto di portare il proprio domicilio nel cremasco e lì stava scontando la sua pena. Ma il 24enne, durante questi mesi, ha violato le prescrizioni che gli erano state imposte.

Una escalation di violenza contro la compagna

A denunciarlo, lo scorso 25 novembre, proprio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stata la compagna, dalla quale aveva anche avuto un figlio, che si è presentata in caserma a Romanengo e ha raccontato nel dettaglio cosa le era accaduto. La donna ha spiegato che il 24enne da subito si era mostrato aggressivo e prepotente, offendendola e umiliandola anche in presenza di altre persone. Fin da subito l'ha allontanata dai genitori, contrari a questa relazione, e nel tempo le aveva impedito di frequentare amici o uscire liberamente e l’aveva colpita spesso con schiaffi al viso, morsi o calci alle gambe, provocandole vistosi lividi ed ematomi su più parti del corpo. La donna ha anche consegnato ai militari le foto delle ferite e dei lividi riportati durante i pestaggi che ormai erano diventati all’ordine del giorno.

Quello stesso giorno, di mattina, l’uomo l’aveva accusata di avergli preso un pacchetto di sigarette e l’ha colpita più volte con schiaffi, strappandole poi il telefono per impedirle di chiedere aiuto e, dopo averla messa fuori casa, l’ha fatta cadere dalle scale. La donna quindi non sapendo più cosa fare si è presentata in caserma a Romanengo visibilmente spaventata e preoccupata per la sua incolumità ora che le aggressioni erano diventate sempre più frequenti e violente.

Arrestato, ora è in carcere

I carabinieri hanno riferito tutto al Magistrato di Sorveglianza di Milano specificando che questi comportamenti erano, inoltre, stati posti in essere in palese violazione delle prescrizioni imposte e in contrasto con la possibilità di proseguire la misura alternativa.
Per questo motivo, il Magistrato di Sorveglianza competente ha disposto la sospensione dell’affidamento in prova e l’arresto dell’uomo e il
provvedimento è stato inviato ai carabinieri di Romanengo che l'hanno quindi raggiunto arrestato e accompagnato in carcere a Cremona.

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