Il parco faunistico

Due tigri dell’Amur e uno gnu: nuovi arrivi alle "Cornelle"

Ina e Iris sono tra le ultime femmine di una varietà di tigre estremamente minacciata, originaria della taiga.

Due tigri dell’Amur e uno gnu: nuovi arrivi alle "Cornelle"
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Al parco faunistico Le Cornelle di Valbrembo sono arrivate due femmine di Tigre dell’Amur e un esemplare maschio di gnu, che fanno volare i visitatori rispettivamente in Russia e in Africa. Ne dà notizia Primabergamo.it

La tigre dell'Amur

Soprannominata “Zar della taiga siberiana”, la Tigre dell’Amur è tra le sottospecie più minacciate sul pianeta e, allo stesso tempo, uno dei predatori più rari al mondo. Al parco è possibile osservare Ina e Iris, due splendidi esemplari di 2 e 3 anni, arrivati da Riga. Nonostante la forza e grandezza di questi animali, basti pensare che il maschio può arrivare a pesare fino a 300 chili, in natura questi maestosi felini dal manto color ruggine con sottili strisce trasversali nere combattono contro due grandi nemici: la caccia e la riduzione dell’habitat naturale causata dall’attività umana. Sono solo 500 gli esemplari stimati in natura e per questo la tigre è stata inserita nel programma Eep (European Endangered species Programme) destinato alla conservazione e riproduzione di specie ad alto rischio di estinzione.

Lo gnu alle Cornelle

Lo gnu è un mammifero ungulato di grossa taglia, particolarmente diffuso in Africa meridionale e orientale: un bovide che può raggiungere un’altezza al garrese di 1,4 metri e un peso di 270 chili. Riconoscibile da grandi corna dalla forma di parentesi e dal manto che varia dal grigio-blu al grigio-marrone, lo gnu è un erbivoro nomade. Questi animali, infatti, compiono vere e proprie migrazioni alla ricerca di pascoli verdi essenziali per il loro sostentamento. I soggetti ospitati al parco provengono da uno zoo italiano e da uno olandese, non sono animali a rischio estinzione, ma si connotano come esemplari con un forte valore educativo poiché danno l’opportunità ai visitatori di avvicinarsi e sensibilizzarsi ad una specie del continente africano e alle problematiche relative alla conservazione.

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