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Due semafori rosso-stop per Basella, è polemica

I semafori in questione sono due semafori a chiamata. Uno è stato posizionato all’altezza della stazione ecologica. Un altro poco prima dell’ingresso di Basella

Due semafori rosso-stop per Basella, è polemica
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Il Comune di Urgnano installa due semafori rosso-stop in via Basella e infiamma la polemica dei cittadini.

I semafori

Ha fatto molto discutere l’installazione di due impianti semaforici "rosso-stop" presenti lungo via Basella. Alcuni cittadini infatti si lamentano dell’abbassamento del limite della strada, fissato quindi a 50 km orari. Inoltre, la preoccupazione è che per chi non dovesse rispettare il rosso possa arrivare una multa.

I chiarimenti del sindaco

A chiarire come stanno le cose è stato il sindaco Marco Gastoldi. "Gli impianti semaforici erano previsti nei lavori di realizzazione della pista ciclabile che da Urgnano porta a Basella – ha spiegato il primo cittadino – queste sono solo alcune delle migliorie che sono state approvate in fase di aggiudicazione della gara di appalto. L’obiettivo dell’Amministrazione era quello infatti di mettere in sicurezza il percorso dei pedoni e ciclisti, obiettivo raggiunto grazie alla realizzazione della ciclabile. Ma non solo. Già che si stava intervenendo sulla sicurezza abbiamo pensato di rendere più sicuro il percorso per gli automobilisti, considerato anche il fatto che quella strada è stata più volte teatro di importanti incidenti".

Maggior sicurezza

I semafori in questione sono due semafori a chiamata. Uno è stato posizionato all’altezza della stazione ecologica. Un altro poco prima dell’ingresso di Basella. Di fatto sono utili ai pedoni e ai ciclisti che dalla pista devono recarsi o alla discarica oppure attraversare lungo l’ingresso della frazione. Per evitare però che chi percorre via Basella superi il limite imposto di 50 km/h (prima il limite era a 70 km/h) si è pensato di prevedere un sistema di rilevazione della velocità che faccia scattare il rosso in caso di superamento del limite.

"Non dà multe, ma va rispettato"

"E’ una misura preventiva a tutela di tutti – ha spiegato Gastoldi – ricordo che ovviamente non vengono emesse multe. Sta comunque al conducente doversi fermare al rosso, indipendentemente dalla multa. Tutte queste misure sono state introdotte perché si voleva risolvere l’annosa questione degli incidenti che si verificano lungo la strada. Spesso soprattutto a causa dell’eccessiva velocità dei conducenti. E’ un intervento importante che garantisce però incolumità ai ciclisti, ai pedoni, grazie alla ciclabile, ma anche agli automobilisti".

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