Donacibo25, grazie alle scuole raccolti 9 tonnellate di generi alimentari
Un risultato che segna un +21% sullo scorso anno, segno di un legame sempre più profondo tra le scuole e il Banco di Solidarietà

Anche quest'anno la solidarietà "pesa". E' un risultato oltre le aspettative quello registrato dal Banco di Solidarietà don Peppino Corno
di Treviglio per l'edizione 2025 del "Donacibo", l'iniziativa che ogni anno coinvolge le scuole del territorio in una raccolta benefica per aiutare le famiglie in difficoltà.
Donacibo25, un successo
Sono state 46 le scuole, di ogni ordine e grado, che hanno aderito alla proposta, coinvolgendo 14mila alunni, che grazie alla generosità delle loro famiglie hanno fatto confluire nel magazzino del Banco 819 scatole di generi alimentari per un totale che ha superato le 9 tonnellate. Un risultato che segna un +21% sullo scorso anno, segno di un legame sempre più profondo tra le scuole e il Banco di Solidarietà.
Gli alunni hanno potuto partecipare in diversi modi: chi ha portato qualcosa, chi ha organizzato la raccolta e ha confezionato le scatole, chi ha voluto anche preparare disegni per abbellire i cartoni fino agli studenti che sono venuti al deposito ad aiutare nella sistemazione di
quanto raccolto. Infatti proprio perché la proposta sia educativa di un cammino, come indicato dal Papa, per molti studenti dell’Oberdan e dell’Archimede è diventata occasione mensile per condividere il lavoro dei volontari del Banco a riordinare le raccolte, verificare le scadenze degli alimenti e a preparare i pacchi da consegnare alle famiglie bisognose.
L'esperienza della carità
“Per fare la carità ci vuole il coraggio di toccare, e così toccando e guardando incomincia un cammino, che ti farà capire quanto bisognoso sei tu dello sguardo e della mano del Signore”.
Mai come in questi giorni le parole di Papa Francesco, riportate sulle locandine del Donacibo25 acquistano forza e significato maggiori. Parole che ricordano "l’esigenza di un cammino per comprendere quanto siamo tutti bisognosi". Anche il Cardinal Matteo Maria Zuppi (tra i "papabili" a succedere a Bergoglio, ndr), presentando il libro sull’esperienza dei Banchi di Solidarietà annotava che “la caritativa è sempre un gesto di educazione di sé stessi, per ricordarci che tutti siamo dei poveri cristi, tutti bisognosi di Colui che riempie di gusto e di bellezza la nostra debole vita”.
Così comprendiamo che la prima evidenza di un gesto di carità è l’educazione di sé, l’esperienza del centuplo che si riceve facendo il bene. E’ la stessa scoperta di uno studente quindicenne che partecipa fedelmente al Banco di Solidarietà don Peppino Corno di Treviglio che così scrive: “quando sono al Banco mi sento accettato, incluso e parte di un qualcosa di speciale. Per questo motivo volevo ringraziare di cuore per questa opportunità”.
Insieme a scuole e studenti
Ai Mastri Caravaggini gli alunni della scuola media e della primaria hanno saputo investire anche la didattica con attività di classi aperte per promuovere il Donacibo, realizzando alcune locandine digitali e cartelloni illustrativi dell’attività.
"Un grande ringraziamento va allora a tutti gli alunni e ai loro genitori, ai Dirigenti scolastici e ai docenti che hanno voluto condividere con noi questo passaggio della loro quotidiana ed importante responsabilità educativa - ha commentato Giovanni Frigerio per il Banco di Solidarietà - E un grazie anche da tutti i nostri volontari così come da tutte le persone che mensilmente ricevono i preziosi alimenti frutto della raccolta".