Rompe il defibrillatore con un pugno, ora dovrà ripagarlo

Forse preso da uno scatto d'ira ha sferrato un pugno al defibrillatore, rompendo la custodia e lesionando la scheda. Ora però dovrà pagare i danni al Comune.

Rompe il defibrillatore con un pugno, ora dovrà ripagarlo
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E' stato posizionato solo l’aprile scorso e qualcuno ha già pensato di distruggerlo. Si tratta del defibrillatore acquistato dal Comune e collocato proprio sulla parete a est del municipio di Castel Rozzone.

Il racconto della sindaca

Nella notte tra sabato e domenica scorsi qualcuno ha sferrato un pugno sul fianco del salvavita, rompendone la custodia di sicurezza. «Ci siamo resi conto che qualcosa non andava domenica, sentendo l’allarme del defibrillatore – ha raccontato il sindaco Giusy Finardi – Io non ero in paese e così ho chiamato il tecnico addetto, anche se in un primo momento abbiamo pensato che si potesse trattare di una semplice sospensione della tensione. Rientrata in paese poco dopo però ho constatato personalmente che qualcuno aveva manomesso il defibrillatore, sferrandogli un pugno sul fianco della custodia, mentre il kit di collegamento, probabilmente caduto a terra, è stato poggiato sopra lo strumento. Purtroppo oltre alla custodia è stata danneggiata anche la scheda che ne consente il funzionamento e ora il defibrillatore si trova in Comune in attesa di essere sistemato – ha proseguito la Finardi, che ha commentato –Invito il responsabile a farsi un esame di coscienza, sapendo che col suo gesto, di stizza o meno, ha privato la nostra comunità di uno strumento prezioso quale è il salvavita. Speriamo che le telecamere possano aiutarci a trovare il colpevole».

defibrillatore

Il ruolo delle telecamere

E provvidenziale si è rivelata l’analisi delle registrazioni effettuate dalle telecamere, attraverso cui gli agenti della Polizia locale facenti riferimento alla comandante Giovanna Farina, hanno in poco tempo identificato e successivamente rintracciato il responsabile dell’atto vandalico. L’uomo, residente nella zona e di giovane età, è stato prontamente richiamato dalla Polizia locale e si è reso disponibile a risarcire il danno da lui provocato.

Un danno per la comunità

Non si tratta tuttavia di un mero danno materiale, bensì di una perdita per tutta la comunità castel rozzonese, che è rimasta spiacevolmente colpita da questo episodio di violenza gratuita. Il defibrillatore infatti non è soltanto uno strumento particolarmente costoso, ma soprattutto fondamentale in quanto in grado di salvare letteralmente la vita alle persone, in qualsiasi momento. A perdere dunque non è stato solo il senso civico ma anche la sicurezza e la salute dell’intera comunità. Per fortuna il Comune può contare su altri due defibrillatori: uno nella palestra e l’altro ai campi sportivi dell’oratorio. In questo modo infatti i cittadini di Castel Rozzone possono contare sulla presenza del salvavita nei principali luoghi del paese.

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