Commesso di farmacia accusato di ricettazione

Antonio Ciraudo, per tutti Tonino, è accusato di aver venduto a un amico opere false dell'artista Ugo Nespolo.

Commesso di farmacia accusato di ricettazione
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Rinviata al 16 luglio l’udienza del processo che vede l’ex commesso di farmacia di Rivolta d'Adda Antonio Ciraudo, per tutti Tonino, accusato di ricettazione di quadri falsi.

Commesso di farmacia accusato di ricettazione

La vicenda risale al 2009 e riguarda cinque dipinti contraffatti a firma del pittore biellese di arte contemporanea Ugo Nespolo (nella foto l'atelier dell'artista) Birdcage, Untitled, Masquerade, Museo e Credit Card le opere contestate. Il 72enne avrebbe venduto i quadri all’amico Giacomo spacciandoli come autentici, facendo finire anche lui nei guai.

Una passione smisurata per l'arte

Una passione per l’arte, quella del commesso in pensione, che in paese conoscevano tutti, e che però è stata causa di parecchi problemi, se è vero che ha rimediato condanne per sei anni e otto mesi di reclusione complessivi.
Giacomo avrebbe dovuto testimoniare contro di lui, ma il giudice Giulia Masci ha rinviato l’udienza perché Nespolo non è stato indicato come parte offesa nel decreto di citazione a giudizio. Si tornerà quindi in aula il prossimo 16 luglio.

Le parole dell'avvocato

«E’ una vicenda vecchia, che probabilmente quando il Tribunale di Crema è stato trasferito a Cremona è stata “ripescata” - ha spiegato l’avvocato difensore Massimo Tabaglio - Il mio assistito avrebbe venduto i quadri, che nel tempo sono passati di mano in mano finché l’autore ne ha visto uno in vendita su E-Bay e ha sporto denuncia». Da lì erano scattate le indagini che hanno condotto a venditori e acquirenti. «Entreremo comunque nel merito sentendo anche la testimonianza dell’acquirente - ha concluso il legale - Non è stato possibile farlo a causa della mancata notifica del decreto al pittore che quindi non ha potuto costituirsi parte civile».

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