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Buongiorno, i disagi riscontrati sono esattamente gli stessi che si "vivono" ogni giorno sulla linea Novara Milano e non solo a discapito dei lavoratori pendolari, ma anche verso gli studenti universitari che tutti i giorni si recano agli Atenei della grande metropoli di Milano. Gli studenti universitari che hanno i corsi con obbligo di frequenza, subiscono ogni giorno questo disservizio sia nella tratta di andata che nella tratta di ritorno costringendoli, loro malgrado, a dover spendere altri soldi per mezzi alternativi, pur avendo già acquistato il mensile, costo che tra le altre cose è sostenuto dalle loro famiglie. In data 9 maggio il treno 10621 proveniente da Novara ha sopresso (non si sa bene per quale ragione) il treno delle 8 circa del mattino con fermata VITTONE-ARLUNO, per poi far salire i passeggeri sul treno successivo, stipare i viaggiatori in ogni anfratto dei vagoni, fermarsi per guasto tra Pregnana e Rho per circa 2 ore e trainare lo stesso alla stazione di RHO centro. Dagli articoli di stampa di quella data Trenord si difende dicendo che il treno è stato fermo 2 ore in mezzo alla campagna perchè i passeggeri hanno aperto le porte dei vagoni e sono scesi sulle rotaie...incredibile, ma il capotreno dov'era? E soprattutto perchè il treno si è fermato in mezzo alle campagne, sotto il sole, con vagoni stracarichi di viaggiatori, con gente che si è sentita anche male e nessuno si è preoccupato di loro? Cosa dovevano fare, morire soffocati? Per impulso genitoriale ho deciso così di scrivere una mail al Sindaco Sala e al Sindaco del mio paese, scoprendo attraverso la sua risposta che persino tutti i sindaci del magentino hanno e continuano ad esporre casi giornalieri di disservizio, suggerendomi tuttavia di riinviare la mia mail al Presidente della Regione Lombardia e all'assessora ai trasporti della stessa Regione. Il sindaco Sala non ha risposto. Detto questo, concordo con il Sig. Gianfranco, non è con il rimborso del biglietto o del mensile che si potrà risolvere questo annoso e dannoso problema, il problema si risolverà quando qualcuno ai piani alti prenderà coscienza del problema: Trenord non è una linea di trasporto è un carro bestiame, un furto legalizzato, una punizione per chi lavora e chi studia. Chi ripagherebbe agli studenti un esame all'università da dover ripetere, se la causa fosse un disservizio di Trenord?
Buongiorno a tutti, fermo restando che la "class action" rappresenta una forma valida di protesta, di risarcimento e di promozione dei disagi della tipologia di consumatori, in questo caso pendolari ferroviari, che aderiscono alla stessa, resta tuttavia un punto fondamentale: non è un modo per risolvere i disagi, i quali non possono essere , non dico azzerati, ma affrontati con un risarcimenti danni, se poi i disagi si ripresentano il mese dopo. Occorre l'intervento complementare della politica, di qualche "figura " che si prenda carico della problematica inerente la difficoltà dei LAVORATORI a recarsi sul posto di lavoro, a svolgere quotidianamente il loro dovere di LAVORATORI, usufruendo nello stesso tempo del loro DIRITTO di cittadini-viaggiatori di un servizio corrispondente al costo dello stesso, regolarmente corrisposto ogni mese. I sindaci, o gli assessori ai trasporti o non so chi di delle fermate della linea , almeno da Brescia verso Milano, credo che debbano farsi carico di questa problematica che sta diventando una piaga oserei dire "sociale", per le ricadute che i disservizi hanno su gestione familiare, lavorativa, e personale.