Coltiva zucche per passione ma nella vita è fabbro

"Credo che non ci sia nulla di più bello che vivere a contatto con la natura"

Coltiva zucche per passione ma nella vita è fabbro
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«La campagna mi rende felice». Fabbro di professione, coltiva zucche per passione e non cambierebbe mai la sua vita: è la storia di Faviano Lanfranchi, 33 anni, che insieme al fratello Paolo di 36, gestisce una coltivazione di zucche fra Offanengo e Bottaiano, frazione di Ricengo.

Coltiva zucche per passione

Una scelta di vita, la sua, del tutto singolare e inusuale, lontano dall’ufficio e dal lavoro di scrivania. «La mia famiglia ha sempre avuto un’azienda agricola in frazione, poche vacche che però ci permettevano di mantenerci - ha raccontato - Quattro anni fa mio padre si è ammalato e abbiamo deciso di vendere». Faviano, che ormai da tempo lavorava come fabbro in una ditta, però, non è riuscito a mettere da parte la natura. «Nonostante facessi il fabbro e il mio lavoro mi piacesse molto, ho deciso di cimentarmi nella coltivazione di zucche, orticole che non hanno bisogno di troppa cura quotidiana ma che al tempo stesso rendono».

Fabbro di professione

Così il giovane, insieme al fratello, ha costruito la sua seconda attività. «Quando concludo le mie otto ore da fabbro torno a casa e parte una nuova giornata, che può finire dopo le 21 - ha proseguito - I miei colleghi escono a fare aperitivi o a giocare a calcetto, io invece vado nei campi a coltivare le zucche oppure sistemo la merce o irrigo. Non esistono domeniche o festività, le attività sono fisicamente pesanti ma tutto ciò mi riempie di gioia e soddisfazione». Nonostante tutto Faviano si è trovato a dover «combattere» contro qualche furbetto. «Più di una volta ho trovato ladri nei campi - ha aggiunto - E più di una volta sono stato insultato perchè dicevo loro che quelle erano le mie zucche. Non ho mai negato a nessuno un ortaggio ma basta chiedere perchè quando regalo o vendo una zucca è come dare a chi ho di fronte una parte di me».

Coltivatore di qualità

Una grande passione quella del 33enne che ha un occhio di riguardo anche per la qualità del prodotto. «Ciò che coltivo voglio che sia di qualità - ha detto - La maggior soddisfazione è vedere una persona tornare perchè la mia zucca era buona». Faviano spera che anche suo figlio, un giorno, erediti la sua passione per la coltivazione e per la campagna. «Credo che non ci sia nulla di più bello che vivere a contatto con la natura - ha concluso - Spero di trasmettergli questa mia passione per la coltivazione e per le cose sane». Quel che è certo è che Faviano sta seminando bene. E non solo zucche.

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