Clandestino salva due donne da un palazzo in fiamme

Non ha esitato un solo secondo quando ha sentito le grida

Clandestino salva due donne da un palazzo in fiamme
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Non ha ancora compiuto 20 anni ed è clandestino nel nostro Paese. Ma domenica sera non ha esitato un secondo davanti a una donna in pericolo e, mettendo a rischio la propria incolumità, l’ha salvata dalle fiamme. Una storia di quelle che accadono spesso alle torri di Zingonia, dove il confine tra «buoni» e «cattivi» sembra essere molto, molto labile.

Clandestino eroe salva una donna dal rogo

Erano circa le 19 di domenica sera quando le fiamme, per la nona volta negli ultimi mesi, sono divampate nelle torri di piazza missile. Al fuoco, questa volta, un appartamento al terzo piano della torre «Anna 1».
Il palazzo è abitato da alcune famiglie regolari che stanno ancora aspettando di trovare un accordo con la Regione per una sistemazione alternativa. Insieme a loro, nello stesso palazzo, vivono anche diversi occupanti abusivi che si sono insediati negli appartamenti, per quanto devastati, di proprietà dell’Aler.
Domenica sera, quando è scoppiato l’incendio, al quarto piano del palazzo una famiglia di italiani regolari si è ritrovata intrappolata.

"Quando ho aperto la porta di casa, fumo e fiamme"

«Quando ho aperto la porta di casa - racconta Maria Ferrarese - non si vedeva niente. Fuori c’era ancora il sole ma sulle scale il fumo nero impediva di vedere, e anche di respirare». Alla donna, che si trovava in casa insieme al marito e alla sorella, non è rimasto che affacciarsi al balcone e chiedere aiuto. Al piano terra del palazzo, subito fuori dalla porta, era radunato un piccolo gruppo di nordafricani. Compresa la situazione non hanno esitato un attimo e si sono lanciati nel soccorso.

"Ho visto "mamma" in pericolo e sono corso"

«Ero qui fuori - racconta il ragazzo - quando ho visto “mamma” (questo l’affettuoso soprannome con cui i più giovani, in Italia senza famiglia, si rivolgono a Maria Ferrarese, ndr) sul balcone che chiedeva aiuto. Così mi sono arrampicato sui balconi fino al terzo piano e ho fatto l’ultima rampa di scale di corsa». Quando è arrivato fuori dalla porta della famiglia ha trovato il sindaco di Ciserano Enea Bagini che era salito fino al quarto piano per aiutare le due donne e l’uomo intrappolati nell’appartamento a scendere e mettersi in salvo.

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