Cittadinanza al bambino eroe di Crema, Salvini dice sì "Come se fosse mio figlio"
La svolta ieri sera durante il "Maurizio Costanzo Show", ora anche il padre dell'altro ragazzo, Adam, chiede lo stesso trattamento per il figlio.
Cambio di rotta per il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha deciso di concedere la cittadinanza al bambino eroe di Crema. Il piccolo Ramy,nato in Italia da genitori egiziani, è stato il primo a dare l'allarme quando Sy Ouesseynou ha dirottato l'autobus su cui viaggiavano lui e i suoi compagni.
Cittadinanza al bambino eroe di Crema
Da più parti era arrivata al ministro dell'Interno la richiesta di concedere la cittadinanza al giovane Ramy, in virtù del suo atto eroico. In un primo momento Salvini non era sembrato entusiasta all'idea ma ieri sera, al "Maurizio Costanzo Show", è arrivato il colpo di scena. "Sì alla cittadinanza a Ramy - ha detto il vicepremier - perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare".
Le reazioni
Il giovane Ramy ha appreso la bella notizia mentre, a sua volta, era ospite di un'altra trasmissione televisiva, "Un giorno da Pecora". Il ragazzo si è detto contentissimo e ha ringraziato Salvini e Di Maio per avergli concesso la cittadinanza. Soddisfatto anche il padre, Kaled Shehataha. "Ha fatto i salti di gioia, non se l'aspettava. Ramy è stato un eroe e l'Italia glielo ha riconosciuto. Ho apprezzato molto le parole di Salvini che lo ha considerato come suo figlio".
Soddisfatto anche il vicepremier Luigi di Maio che da subito si era detto favorevole alla concessione della cittadinanza. Il padre di Adam, l'altro ragazzo straniero che ha dato l'allarme, ha auspicato che la stessa soluzione possa essere applicata anche a suo figlio.
Incontro al Viminale con i bambini e i carabinieri
Salvini non si limiterà a concedere la cittadinanza a Ramy, ma ha deciso di incontrare personalmente lui, Adam, Fabio e Nicolò. Adam è il bambino che dopo aver nascosto il cellulare è riuscito a chiamare il 112, Fabio ha cercato di dissuadere personalmente l'attentatore dal compiere il suo proposito mentre Nicolò si è offerto come ostaggio per salvare i compagni. Il vicepremier incontrerà anche Aurora, presa in ostaggio e dodici carabinieri coinvolti nelle operazioni di salvataggio.