Cestista diventa paladino della giustizia

Il 20enne cestista pivot della «Remer Treviglio» a Roseto, è intervenuto insieme al compagno in azzurro Matteo Fioravanti

Cestista diventa paladino della giustizia
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Cestista diventa paladino della giustizia

Cestista diventa paladino della giustizia. Assistono ad uno scippo ai danni di un’anziana signora e, con sangue freddo, inseguono e fermano il malvivente poi arrestato dai carabinieri.

Un «gioco di squadra» che ha funzionato alla perfezione e che ha visto protagonisti due azzurrini del basket: il 20enne pivot Curtis Nwohuocha, nato e cresciuto a Cantù da genitori nigeriani, che quest’anno ha vestito la canotta della Remer Treviglio nel campionato di serie A2, e il compagno di Nazionale Matteo Fioravanti, anche lui un prodotto del florido vivaio brianzolo, reduce da una stagione in serie B a Taranto.

In ritiro con la nazionale

I due giocatori si trovano da un paio di settimane in ritiro con i compagni della Nazionale italiana Under 20 a Roseto degli Abruzzi, per un raduno di allenamenti in vista del quadrangolare internazionale che li vedrà opposti (questo weekend) ai pari età di Olanda, Ungheria e Repubblica Ceca, prima di partire alla volta di Creta, in Grecia, dove gli azzurrini parteciperanno agli Europei di categoria. E proprio a Roseto giovedì della scorsa settimana, poco dopo le 21.30, lungo la strada di fronte all’«Hotel Belvedere» che ospita la Nazionale di basket, è avvenuto lo scippo che ha visto i due lunghi «trasformarsi» in guardie per bloccare il rapinatore.

L'aggressione e l'inseguimento fuori dal ristorante

Un 30enne malvivente albanese ha strappato dal collo della sua vittima, un’anziana signora, la collanina d’oro prima di lanciarsi nella fuga lungo il marciapiede del lungomare inseguito dal cestista.  Intimorito, probabilmente, trovandosi davanti i 202 centimetri per 110 chili del giocatore canturino, raggiunto poi da altri compagni di Nazionale. Il malvivente è stato poi arrestato dai carabinieri e a Nwohuocha e Fioravanti sono arrivati i complimenti della Compagnia dell’Arma per l’«alto senso civico» dimostrato.

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