Treviglio

Cava di via Bergamo, contro Holcim la Cassazione dà ragione al Comune

La sanzione dell'Ufficio ambiente aveva colpito la società per aver eseguito attività estrattiva senza rispettare il progetto di cava a suo tempo autorizzato.

Cava di via Bergamo, contro Holcim la Cassazione dà ragione al Comune
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Cava di via Bergamo, la Cassazione dà ragione al Comune di Treviglio nel contenzioso contro Holcim Aggregati Calcestruzzi srl. L'ordinanza pubblicata ieri, 19 ottobre, ha confermato quindi la legittimità della sanzione pecuniaria a suo tempo irrogata dal Comune, condannando la società anche a rifondere le spese legali del giudizio.

Cava di via Bergamo, si chiude il cerchio

La vicenda risale al 2012 quando il Comune di Treviglio, con un'ingiunzione emessa il 12 aprile aveva irrogato una sanzione amministrativa di 511.112 euro alla società Holcim Aggregati Calcestruzzi srl contestando la violazione dell’articolo 29 della legge regionale 14/1998, cioè l’aver eseguito attività estrattiva senza rispettare il progetto di cava a suo tempo autorizzato. In particolare, alla società era stato contestato il mancato rispetto, nello scavo, delle pendenze delle sponde.

La Holcim aveva proposto opposizione al Tribunale di Bergamo che, aveva però dato ragione al Comune di Treviglio, respingendo il ricorso. La sentenza del Tribunale venne impugnata da Holcim avanti la Corte d’Appello di Brescia, la quale, a sua volta confermava le ragioni del Comune con sentenza del giugno 2019. La società, però, aveva deciso di proseguire promuovendo un ricorso in Cassazione contro il quale il Comune di Treviglio aveva resistito presentando il controricorso dell'avvocato Carlo Orlandi.

Ed eccoci a ieri, a chiudere il cerchio di una vicenda durata anni. La Cassazione, ieri, 19 ottobre, ha definitivamente respinto l’impugnativa della società, confermando la legittimità della sanzione irrogata dall’Ufficio Ambiente del Comune.

La sentenza della Cassazione

In particolare la Cassazione ha confermato la tesi giuridica sostenuta dal Comune, sottesa al provvedimento sanzionatorio, secondo cui l’autorizzazione per la coltivazione della cava è rilasciata con vincoli di stabilità e di sicurezza ben determinati, che delimitano l’ambito dell’attività autorizzata, con la conseguenza che l’estrazione di materiale realizzata in violazione del progetto autorizzato costituisce attività vietata che va sanzionata.

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