Caserma, il Comune chiede una mano ai cittadini
L’appello a donare fondi che serviranno ad acquistare arredi e strumenti originariamente non previsti ha sollevato qualche polemica

A.A.A. cercansi donazioni per sostenere l’investimento sulla nuova caserma lungo l’ex Statale 11 a Caravaggio, la cui realizzazione è stata affidata all’impresa "Cividini" di Dalmine, mentre i lavori di impiantistica sono stati appaltati dal Comune.
Servono sponsor per la caserma
La richiesta del Comune di Caravaggio ha suscitato qualche polemica sui social, dal momento che l’investimento dal costo di circa tre milioni di euro è stato finanziato per 2,5 milioni da Regione Lombardia e per il resto dai Comuni coinvolti (250mila euro da Caravaggio capofila e 50mila euro da Misano Calvenzano, Arzago, Mozzanica e Fornovo, tutti hanno promosso la stessa sponsorizzazione).
Così recita l'avviso pubblicato dall'Amministrazione.
"Il presente avviso è finalizzato a raccogliere la disponibilità, da parte di persone fisiche o giuridiche, ad effettuare donazioni a favore del Comune di Caravaggio per la copertura dei costi per il completamento degli interventi ancora necessari e, in particolare, l’allestimento della struttura, considerato l’alto valore istituzionale dell’opera, che persegue un evidente interesse pubblico".
Sul sito internet comunale sono presenti i modelli con i quali è possibile contribuire, a esclusione di soggetti che si trovano in conflitto di interesse con l’Amministrazione comunale o che sono appartenenti ad organizzazioni di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa oppure che operano in qualsiasi forma nell’ambito di prodotti quali tabacco, materiale a sfondo sessuale o pornografico, gioco d’azzardo. Le proposte dovranno essere trasmesse agli indirizzi protocollo@comune.caravaggio.bg.it oppure urp@pec.comune.caravaggio.bg.it entro entro il 31 dicembre 2025. Le donazioni dovranno avere un valore non inferiore a 100 euro.
Il sindaco: "Donazioni per nuovi arredi e strumenti che originariamente non erano previsti"
A spiegare le ragioni di questo appello e a spegnere le critiche è il sindaco Claudio Bolandrini.
"I contributi, provenienti in prevalenza da aziende private, consentiranno l’acquisto di nuovi arredi e strumenti che originariamente non erano previsti ma che renderanno ancora più funzionale il presidio militare, senza ricorrere a risorse pubbliche e senza gravare quindi sui contribuenti - ha detto - La scelta delle aziende del territorio di collaborare con le Amministrazioni comunali e con Regione Lombardia è un gesto di attenzione ai concittadini e di riconoscenza e affetto all'Arma dei carabinieri. Per poter accogliere il contributo da parte di privati il Comune con grande correttezza e assoluta trasparenza ha fatto ricorso allo strumento della sponsorizzazione. Le normative vigenti in merito prevedono sia l'evidenza tramite avviso pubblico per garantire pari opportunità agli eventuali donatori che la verifica e valutazione del possesso dei requisiti di ammissibilità".