Treviglio

"Carne Genuina", la start up innovativa che punta alla sostenibilità e al benessere

Una realtà nata dalla visione dell’ingegnere elettronico Mattia Assanelli, titolare con la famiglia anche dell’omonima azienda agricola di via San Michele

"Carne Genuina", la start up innovativa che punta alla sostenibilità e al benessere
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Sostenibilità ambientale, benessere animale e tutela della biodiversità. Sono questi i pilastri del brand "Carne Genuina", la start up innovativa con radici a Treviglio, che in meno di dieci anni è cresciuta fino a proporsi, oggi, come il progetto legato alla produzione e vendita di carne online più innovativo d’Italia.

La nascita di "Carne Genuina"

Una realtà nata dalla visione dell’ingegnere elettronico Mattia Assanelli, titolare con la famiglia anche dell’omonima azienda agricola di via San Michele, che oggi vede impegnato un team di otto professionisti.

"Tra le mie esperienze lavorative ho potuto collaborare anche con la grande distribuzione ed è lì che ho notato la quantità di sprechi che si creano lungo la filiera dal produttore al consumatore - ha spiegato - Così dal 2016, un po’ a tempo perso, ho iniziato a vendere la carne dell’azienda famigliare online, attraverso dei box formato famiglia che erano acquistabili solo dal nostro sito".

E’ così che nasce "Bovì" a cui poi, nel 2019 - anno in cui l’iniziativa si trasforma in un vero e proprio e-commerce - si affianca anche "Sunì" (dedicato ai salumi, ndr).
Poi la svolta, nel 2020, con la creazione della start up innovativa "Carne genuina" con un primo investimento finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Sostenibilità e biodiversità

"Grazie alla start up non solo si può usufruire di sconti fiscali, ma anche aderire a campagne di crowdfunding per ricevere l’aiuto di privati o enti che decidono di investire nell’iniziativa e allo stesso tempo farsi conoscere da un pubblico più ampio - ha spiegato Assanelli - Nella prima fase di raccolta abbiamo accolto 40 soci e 170mila euro, ma ci siamo subito resi conto che per essere davvero innovativi era necessario dare risposte concrete ai temi di sostenibilità, benessere animale e tutela della biodiversità".

Gli allevamenti sono, infatti, spesso additati come una delle principali cause di inquinamento a livello globale, soprattutto in termini di carbon footprint (l’indicatore che quantifica l’impatto ambientale di un’azienda, ndr).
Basti pensare che ogni chilogrammo di carne equivale a 25 chilogrammi di Co2 immessa nell’atmosfera. Per questo «Carne Genuina» ha attivato, sia nel 2021 che nel 2022, azioni di compensazione attraverso la piantumazione di nuovi alberi.

"I consumatori di carne si stanno dimostrando sempre più sensibili alla tematica della sostenibilità degli allevamenti da carne e dell’intera filiera produttiva, prediligendo acquisti a filiera corta - ha sottolineato Assanelli - Questi consumatori sono molto attenti anche alle tematiche del benessere animale negli allevamenti e all’utilizzo di pratiche agronomiche che siano in grado di favorire la biodiversità".

La seconda fase di crowdfunding

Con l’inizio del mese di settembre partirà la seconda fase di crowdfunding per fornire nuove risposte oggettive attraverso un progetto che è in attesa di finanziamento grazie alla formula «Smart & Start» di Invitalia riservata proprio alle piccole start up innovative.

"I risultati sulla sostenibilità, raggiunta anche attraverso la compensazione ottenuta dagli impianti fotovoltaici presenti in tutte le aziende del network, verranno resi disponibili grazie a una dashboard in tempo reale del bilancio di CO2 dell’iniziativa - ha chiarito Assanelli - Per quanto riguarda il benessere animale non ci fermeremo al check annuale del veterinario, ma grazie a sensori installati all’interno delle stalle si potranno valutare i parametri 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Infine, grazie a sensori in grado di misurare la biodiversità nelle coltivazioni del nostro network il progetto potrà diventare il più innovativo presente in Italia".

L’obiettivo massimo della seconda fase del crowdfunding è stabilito a 800mila euro.

"Il minimo è di 150mila euro, ma abbiamo già diversi contatti con investitori che garantiranno una buona entrata di partenza per la campagna che durerà tre mesi - ha aggiunto - Non dobbiamo dimenticare anche che la carne, soprattutto in Italia, è un grande patrimonio culturale e vogliamo tutelarlo attraverso prodotti sani e di qualità".

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