Cane sepolto vivo Ats e Enpa interverranno nel procedimento giudiziario

Anche Enpa si costituirà parte civile contro i due pensionati.

Cane sepolto vivo Ats e Enpa interverranno nel procedimento giudiziario
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Ats Bergamo ha annunciato che interverrà nel procedimento giudiziario avviato per la storia del cane sepolto vivo a Zanica. Ats Bergamo è  ente rappresentativo di interessi lesi dal reato.  Ad Ats Bergamo, infatti, fa capo la funzione di tutela degli animali d’affezione.

Cane sepolto vivo a Zanica

Il fatto è accaduto a Zanica e ha suscitato grande indignaizione e clamore. Due pensionati un 77enne e un 83enne hanno preso a bastonate una setter di 11 anni, malata di tumore. Poi l'hanno sepolta viva in un campo per sbarazzarsene. Ma i guaiti della cagnetta hanno fatto sì che una passante la trovasse e chiamasse i soccorsi. I responsabili del brutale atto sono stati subito identificati e denunciati per maltrattamento su animali. La loro posizione, già pesante, si è in seguito aggravata dopo il decesso della cagnolina.

Ats e Enpa interverranno nel processo

A costituirsi parte civile è anche l’Enpa, Ente nazionale protezione animali, che con Ats Bergamo porta avanti da tempo attività di formazione e informazione che facciano sì che non si possano più verificare atti di simile crudeltà. Partecipando attivamente al procedimento Ats e Enpa intendono svolgere in maniera ancora più efficace la propria attività di vigilanza stimolando azioni di denuncia contro simili reati.

Serve più sensibilizzazione

"È nostro dovere impegnarci per sensibilizzare la cittadinanza rispetto al ruolo attivo che gli animali hanno nella nostra società. Ats Bergamo è in campo da sempre per tutelare i loro diritti favorendo una corretta convivenza tra uomini e animali domestici, tutelando gli animali di affezione e prevenendo il randagismo, vigilando sull’impiego degli animali utilizzati negli interventi assistiti di pet therapy, coordinando le attività collegate all’Anagrafe Canina, dirigendo il Canile Sanitario e avviando iniziative di formazione e informazione da svolgere anche in ambito scolastico. Per questo, di fronte a un gesto di tale violenza, non potevamo non fare la nostra parte. Per questo motivo interverremo nel procedimento nella speranza che simili azioni non accadano mai più». Dichiara Mara Azzi, direttore generale Ats Bergamo.

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