Cade dal tetto e muore a 47 anni: Matteo dona gli organi e continua a fare del bene
Soccorso dall’eliambulanza e trasportato al Policlinico San Matteo di Pavia purtroppo non ce l’ha fatta.

Un addio straziante quello a Matteo Grondona, 47enne di Spino deceduto in seguito alla caduta da una scala mentre tentava di raggiungere l’antenna sul tetto della casa di sua sorella a Corte Palasio, nel Lodigiano. Lascia la moglie Petra Fugazza, eletta lo scorso ottobre in Consiglio comunale nella lista "Al servizio degli spinesi" e la piccola Gaia di sette anni. Tantissimi coloro che hanno voluto partecipare alle esequie celebrate sabato scorso nella Parrocchiale.
Cade dal tetto, muore a 47 anni
Tecnico in un’azienda chimica di Tribiano, non è sopravvissuto al volo di tre metri e al conseguente trauma cranico: soccorso dall’eliambulanza e trasportato al Policlinico San Matteo di Pavia purtroppo non ce l’ha fatta. A tratteggiarne un ricordo colmo d’affetto è il suocero, Giuseppe Fugazza, affranto e ancora incredulo.
"Matteo era un uomo sempre pronto ad aiutare il prossimo - ha raccontato interrompendosi più volte per la commozione - lavorava in un’industria chimica ma non ha mai smesso di amare il vecchio impiego da elettricista. In paese era conosciuto perché aiutava tutti, specialmente le persone anziane che riscontravano problemi con apparecchiature elettriche: i residenti del centro sociale lo conoscevano bene, dava una mano a tutti. In cambio non chiedeva nulla, era mosso solamente dalla solidarietà e dalla passione per il lavoro".
Donati gli organi
Una disgrazia che ha distrutto una famiglia e ha scosso l’intera comunità.
"Salendo la scala è scivolato da un’altezza di circa tre metri perdendo l’equilibrio, ed è caduto malamente battendo il capo - ha spiegato ancora il suocero - È stato in coma una settimana prima di lasciarci. Per me sono stati giorni davvero strazianti. I medici hanno chiesto alla moglie il permesso di espiantare gli organi per donarli, Petra ha immediatamente acconsentito. Sono felice che Matteo possa fare del bene anche ora che non è più con noi, grazie a lui alcune persone potranno migliorare la loro vita".
Il 47enne ha infatti donato cuore, fegato, reni, e cornee, un gesto che ancora una volta rivela il grande senso di umanità della famiglia.