A Brescia

Bombe incendiarie al centro vaccinale, gli attentatori chiedono scusa

Cercarono di dare fuoco all'hub per i vaccini anti-Covid di Brescia, i due attentatori no-vax: "Chiediamo scusa alla città".

Bombe incendiarie al centro vaccinale, gli attentatori chiedono scusa
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Bombe incendiarie al centro vaccinale di Brescia, i due imputati: «Chiediamo scusa alla città». Si è svolta ieri – martedì 5 maggio 2021 – l’udienza di fronte al Giudice per le Indagini Preliminari da parte dei due imputati Paolo Pluda e Nicola Zanardelli, arrestati sabato 1 maggio con l’accusa di attentato incendiario al centro vaccinale di via Morelli, avvenuto il 2 aprile scorso. a Brescia. Ne dà notizia PrimaBrescia.it

"Solo un gesto dimostrativo"

I due uomini, difesi dagli avvocati Daniele Tropea e Maria Francesca Tropea, durante l’udienza di fronte al Gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma hanno rilasciato alcune dichiarazioni spontanee: «Vogliamo chiedere scusa a tutta la comunità per il nostro gesto. Non siamo terroristi, volevamo solo fare una azione dimostrativa».

Sarà proprio sull’aggravante del terrorismo che si concentrerà la parte iniziale del procedimento, con la difesa che vuole vedere un ridimensionamento delle accuse, mentre il Pubblico Ministero rimane ancorato sulle proprie posizioni, avvalorate dalle pesanti intercettazioni telefoniche (e materiale social) a carico dei due indagati. Pluda e Zanardelli, in attesa di processo, sono in carcere a Canton Mombello.

L’intervento del presidente Fontana

«Attacco ignobile! – aveva scritto Fontana a poche ore dall’accaduto – Una bottiglia incendiaria è stata lanciata all’alba contro il centro vaccinale di via Morelli a Brescia. Fortunatamente non si registrano feriti e, non trovando nulla di infiammabile, l’incendio non si è propagato. Il centro è stato realizzato con i fondi della generosità bresciana, grazie all’iniziativa AiutiAMO Brescia avviata nel corso della prima ondata del Covid. Le Forze dell’Ordine stanno ricostruendo quanto accaduto attraverso le telecamere di sicurezza per identificare i responsabili di questo gesto assurdo e malavitoso».

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