Biotestamento, no al registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento

La maggioranza ha bocciato la proposta del Partito Democratico, il sindaco: "Attendiamo prima i regolamenti dal Governo".

Biotestamento, no al registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento
Pubblicato:
Aggiornato:

Biotestamento, Treviglio non avrà, per ora, il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Lo ha deciso il Consiglio comunale bocciando la mozione presentata a settembre da Laura Rossoni e Stefano Sonzongni.

Biotestamento

Alla mozione sono state successivamente apportate delle modifiche al fine di renderla compatibile con il disegno di legge sul Biotestamento approvato dal Senato il 14 dicembre scorso. «Con questa richiesta – ha spiegato ieri in Aula  Rossoni – non vogliamo entrare nel merito di un tema difficile ma chiediamo semplicemente che sia attivata quella parte della legge che prevede la facoltà dei cittadini di esprimere la propria volontà attraverso l’istituzione di questi registri».

Ragioni tecniche, ma non solo

Pronta la risposta della maggioranza: «Non bocciamo a priori la mozione ma ci sono ragioni tecniche – ha puntualizzato il sindaco Juri Imeri – c’è una legge dello Stato che il Pd ha sostenuto fortemente e penso che l’istituzione del registro sarà demandata a regolamenti e circolari, in quel caso il comune di Treviglio si atterrà alla legge». Non sono solo i tecnicismi che hanno portato il centrodestra a bocciare la mozione: «c’è una valutazione politica – ha concluso Imeri – una posizione condivisa dalla maggioranza di contrarietà sulla legge stessa».

Rinvio della mozione

Dai banchi dell’Aula, Gianluca Pignatelli (Forza Italia) ha poi avanzato una proposta potenzialmente idonea a dribblare gli ostacoli normativi: posticipare la votazione della mozione a un momento successivo, quando la Legge sul Biotestamento sarà promulgata dal Presidente della Repubblica e i decreti attuativi saranno emanati. I proponenti non hanno però accolto il suggerimento e hanno chiesto la messa ai voti del documento.

Seguici sui nostri canali