Basta cassette delle lettere anonime: le Poste regalano le etichette
L'iniziativa "Etichetta la cassetta" riguarda anche Treviglio, Romano e Verdellino.

Sono il cruccio di ogni portalettere: le cassette delle lettere "anonime", o con etichette sbiadite e illeggibili, che rendono (ancora) più difficile la consegna della corrispondenza. Proprio per mettere un freno a questa tendenza Poste Italiane ha deciso di avviare anche in provincia di Bergamo l'iniziativa "Etichetta la cassetta". Regaleranno ai cittadini senza il proprio nome sul citofono o sulla buca delle lettere, alcune etichette vuote adesive, invitandoli ad uscire dall'anonimato.
Per ora i Comuni coinvolti sono quelli di Bergamo, Albino, Clusone, Dalmine, Lovere, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Pellegrino Terme, Sarnico, Seriate, Trescore Balneario, Treviglio, Valbrembo e Verdellino, oltre ad altri 168 piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti.
L'etichetta: un piccolo elemento indispensabile
Spiega Poste Italiane:
"Può avvenire che, nonostante l’efficienza del servizio di smistamento della corrispondenza, la consegna finale sia resa oggettivamente impossibile da un piccolo elemento, all’apparenza poco significativo, ma determinante: l’assenza del nome e cognome dei cittadini sul citofono o nella cassetta delle lettere, il che non permette la corretta identificazione del destinatario della corrispondenza. Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del proprio servizio nei confronti della popolazione su tutto il territorio nazionale e convinta che il miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti sia un elemento centrale della propria strategia, ha quindi deciso di intervenire interessando direttamente i cittadini e donando loro le etichette per farsi identificare e rendere così più agevole il lavoro quotidiano del portalettere".
Soprattutto nei piccoli Comuni
"Particolarmente interessati da questa operazione sono i comuni con meno di 5.000 abitanti" spiega ancora Poste. Chissà: forse turn-over dei portalettere, ma forse anche la tendenza di molte famiglie a voler difendere la privacy a tutti i costi, arrivando anche a cancellare il proprio nome dal citofono, han generato negli anni una gran confusione nel settore. E contribuito a rendere il servizio di recapito non sempre efficientissimo, per usare un eufemismo.
Prosegue l'azienda:
"Attraverso il progetto Etichetta la cassetta, i cittadini sono invitati anche a comunicare l’indirizzo aggiornato ai propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze, altro elemento che spesso complica il servizio di recapito. Inoltre l’Azienda ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali in ottica di una reciproca e positiva condivisione per intervenire sulla toponomastica, perché la corretta esposizione delle vie e dei numeri civici contribuisce a rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici".