Bandiera Lombardia, tra ripensamenti e San Giorgio

Alla vigilia della discussione per rendere il vessillo con la rosa camuna la bandiera ufficiale arrivano inviti a ripensamenti e a non scordarsi San Giorgio

Bandiera Lombardia, tra ripensamenti e San Giorgio
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Bandiera Lombardia, appello a ripensamenti e a…San Giorgio.

Il fatto

Alla vigilia della discussione in Consiglio regionale per rendere il vessillo con la rosa camuna la bandiera ufficiale della Regione arrivano inviti a ripensamenti e a non dimenticarsi di San Giorgio. Il tutto mentre la nuova bandiera ha già ricevuto il via libera sia in Commissione Cultura sia in Commissione Affari Costituzionali. Ma come detto, in queste ultime ore non manca qualche voce fuori dal coro.

“Vicenda tragicomica”

A lanciare benzina sul fuoco e a chiedere un drastico ripensamento all’assessore a Cultura e Autonomia, Stefano Bruno Galli, è il direttivo di “Pro Lombardia Indipendenza” che non ha esitato a bollare il testo di legge che sta per approdare al Pirellone come “vicenda tragicomica”. “Invitiamo tutti a ridiscutere questa decisione che, quanto meno, ci sembra affrettata – spiegano i rappresentanti del direttivo – Ricordiamo i convegni, gli studi commissionati e i soldi spesi dei lombardi negli anni, senza aver mai ottenuto risultati concreti nel tempo. Oggi, in quattro e quattr’otto, senza nessuna condivisione con associazioni ed esperti, viene presa una scelta inappropriata”.

L’invito: “Decisione da rinviare”

Dal direttivo ecco allora l’invito ai componenti del “Parlamento Lombardo”: “Speriamo che chi ha a cuore la nostra identità possa prendere una posizione in contrasto con questa “scelta” e, in uno secondo tempo, si possa valutare una risoluzione che abbia rispetto della storia e della volontà dei lombardi. Prendiamo spunto dalla vicina Svizzera che ha tanto a cuore la democrazia diretta e apriamo così la discussione ad associazioni ed enti che si occupano di identità lombarda: non riduciamo una scelta così importante ad un atto amministrativo”.

Da Lega a Lega: “San Giorgio dov’è?”

Ma in queste ultime ore qualche voce dubbiosa si è alzata anche dalla Lega. Dal deputato del Carroccio, Massimiliano Capitanio è arrivato l’invito a non dimenticarsi di San Giorgio. “Apprezzo molto il lavoro della Commissione Cultura che ha finalmente colmato un vuoto istituzionale che la Lega denunciava da più di vent’anni – osserva Capitanio – Spero però che il progetto di legge riesca anche a valorizzare la Croce di San Giorgio, simbolo dei lombardi sin dai tempi delle crociate, oltre che vessillo sventolato in occasione della vittoria dei Comuni sul Barbarossa nel giorno che viene celebrato come festa della Lombardia”.

Simbolo di tante bandiere

Oltre a essere il simbolo di Milano, la Croce di San Giorgio rappresenta tante Regioni, a partire da Liguria e Sardegna. “E ci rende anche veramente europei – aggiunge il deputato leghista – se guardiamo alle tante bandiere che sventolano in Inghilterra, Irlanda, Slovenia, Olanda, Portogallo, Francia, Germania, ma anche in Andalusia e a Barcellona. Spero che si trovi il modo di valorizzare questo imprescindibile patrimonio che la Lega ipotizzò come simbolo ufficiale della Lombardia nel 2005, in un riuscito convegno al Senato di Milano”.

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