Banca regionale del plasma iperimmune, approvata la mozione della Lega: “Terapia sicura ed economica"
Con la raccolta inoltre si aggiunge la possibilità di accumulare il plasma nel caso di una seconda ondata di contagi.
Dare avvio a una banca regionale del plasma iperimmune, estendendo a tutte le ASST che lo richiedano la sperimentazione clinica, avviata dal Policlinico San Matteo di Pavia e dall’ospedale Carlo Poma di Mantova che si è rivelata utile e promettente, per combattere il Covid-19.
E’ quanto chiede la mozione urgente presentata dalla Lega (primo firmatario il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti e sottoscritta da tutti i consiglieri del Carroccio, a partire da quelli eletti nelle circoscrizioni di Pavia e Mantova, Roberto Mura e Alessandra Cappellari), approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.
Banca regionale del plasma
Il documento sottolinea che i risultati del protocollo appaiono estremamente positivi e che numerosi pazienti sono stati trattati con successo, a tal punto che dopo la somministrazione i sintomi correlati al contagio da Covid-19 si sono eliminati in un range temporale tra le 2 e le 48 ore.
La mozione sottolinea che “la terapia oltre che sicura e potenzialmente molto efficace presenta vantaggi ulteriori correlati all’economicità. Con la raccolta inoltre si aggiunge la possibilità di accumulare il plasma nel caso di una seconda ondata di contagi”, da qui la necessità di istituire la Banca regionale del plasma.
Nel corso della discussione, è stato inserito un emendamento al testo proposto dal Consigliere Michele Usuelli (Più Europa-Radicali). Soddisfatto il primo firmatario Monti: “Con questa mozione chiediamo di andare veloci sul tema del plasma. Non tanto per rivendicare una scoperta e una ricerca lombarda, quanto curare i nostri pazienti, per salvare delle vite e per dare dei risultati veloci e concreti alla nostra popolazione”.
Sulla stessa linea la Consigliera Cappellari: “Felice per il voto a questa mozione. Impegniamo la Giunta ad avviare la banca regionale del plasma e ad estendere ai centri trasfusionali la raccolta e provvedere che la lavorazione di secondo livello e la conservazione sia nei due centri che in questi mesi hanno seguito il percorso”.