L'aggressione

Baby gang a Pontirolo, Lega giovani: "Certezza della pena"

La Lega Giovani: "Compito della politica intervenire".

Baby gang a Pontirolo, Lega giovani: "Certezza della pena"
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Hanno adescato un 19enne di Castel Rozzone su Instagram, l'hanno convinto a presentarsi a Pontirolo e lì l'hanno pestato, accoltellato e rapinato. Una vicenda inquietante  e agghiacciante quella che ha visto protagonisti nella serata di lunedì tre ragazzini minorenni,  due ragazze e un ragazzo armato di coltello. La giovane vittima, un ragazzino di origine marocchina residente a Castel Rozzone, ha riportato una brutta ferita a una gamba.  Mentre ancora i due paesi s'interrogano sull'accaduto, basiti, anche la Lega Giovani della Media Pianura bergamasca è intervenuta invocando "certezza della pena" per i responsabili, e una riflessione sul clima culturale e sociale in cui vivono i ragazzi più giovani.

"Violenze e baby gang, siamo preoccupati"

“Anzitutto esprimo la vicinanza di tutto il gruppo alla vittima dell’aggressione di Pontirolo - scrive in una nota il gruppo   - Siamo preoccupati per l’aumento del fenomeno di violenze perpetrate da baby-gang di giovanissimi. È accaduto a Zanica qualche settimana fa nei confronti di una ragazzina e ora è accaduto anche a Pontirolo dove una persona è stata rapinata da tre minori con un coltello. È compito della politica intervenire per sciogliere due nodi. Il primo culturale e preventivo: occorre anzitutto intervenire sull’educazione dei più giovani e potenziare i servizi sociali dei piccoli Comuni per porre un argine alle situazioni di degrado. Il secondo attiene al lato della tutela della vittima attraverso la certezza della pena per chi compie questi reati, la garanzia di poter vivere in periferie più sicure attraverso investimenti mirati e un “Sistema Giustizia” che funzioni. Su quest’ultimo punto peraltro da oggi inizia la campagna di raccolta firme della Lega per il Referendum sulla Giustizia finalizzato a cambiare un sistema che, evidentemente, non funziona”.

Baby gang nella Bassa

Il fenomeno d'altra parte, purtroppo, non è nuovo. Oltre al già citato caso di Zanica, anche a Romano per mesi ha imperversato in pieno centro un gruppo di ragazzini dediti anche a rapine violente. E sullo stesso piano di "abitudine" alla violenza gratuita sembra collocarsi anche l'agghiacciante caso delle "risse programmate" denunciato nelle scorse settimane dal sindaco di Antegnate. Episodi isolati? Forse. Anche se difficilmente non salta all'occhio una sorta di indifferenza alla violenza, e alle conseguenze delle proprie azioni.

L'aggressione di Pontirolo

L'aggressione, brutale, di lunedì a Pontirolo è avvenuta nella zona tra via Treviglio e via Deledda. La gang era composta da tre minorenni, un ragazzo e due ragazze tutte della Bassa bergamasca, che dovranno rispondere  di rapina e lesione personale aggravata dall’uso di un coltello. Adescato su Instagram dalle due ragazze, avrebbe dovuto incontrarle  per la prima volta proprio nel parchetto di Pontirolo. Quando è arrivato, però, le due si sono dileguate e al loro posto sono arrivati altri due ragazzi, minorenni. Gli hanno intimato di consegnare loro   il borsello con il portafogli, il telefono cellulare, le costose scarpe da ginnastica e persino i pantaloni di marca che indossava. Per farlo desistere dalla reazione  lo hanno minacciato e ferito con un coltello, procurandogli una distorsione cervicale ed un taglio alla gamba destra.  Le due ragazzine e l'aggressore sono stati fermati, identificati e arrestati.  Si cerca ora il quarto ragazzo coinvolto nell’aggressione, il quale era stato ospitato nella cantina all’insaputa del genitore della ragazza.

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