"Autovelox in via XXV Aprile e via Guaiarini solo per far cassa"
Proteste a Romanengo per il cartello che segnala i nuovi «velo-ok» in via XXV Aprile e via Guaiarini, ritenuto ingannevole

Proteste a Romanengo per i nuovi «velo-ok» in via XXV Aprile e via Guaiarini, etichettati come strumenti «per far cassa» e con segnaletica ingannevole.
Direttiva Minniti
Gli autovelox, o meglio i velo-ok, secondo molti cittadini sarebbero in contrasto con la direttiva Minniti di fine luglio. Sono infatti preceduti da cartelli fissi, nonostante non sempre i totem di controllo della velocità siano caricati con i dispositivi per registrare il passaggio dei mezzi. Sembra che i segnali, in realtà, debbano essere presenti solo quando vi è l’effettiva possibilità di essere multati.
Proteste
Le due colonnine arancioni installate dal Comune da pochi giorni lungo via XXV Aprile e via Guaiarini, stanno sollevando critiche. Pur non ancora omologate dal Ministero dei trasporti, si stanno diffondendo in tutta Italia: il nodo cruciale è che nel loro interno l’autovelox non è sempre presente.
«Sono stati messi cartelli fissi ingannevoli, perché avvertono della presenza degli autovelox anche quando non ci sono - hanno affermato molti cittadini - Potrebbe essere un abuso d’ufficio».
La replica del sindaco
Il sindaco Attilio Polla, tuttavia, ribadisce il rispetto delle norme vigenti.
«Grazie allo scambio con Ticengo del trattorino tosaerba, abbiamo otteneto questi due velo-ok a costo zero - ha spiegato – L’obiettivo non è “fare cassa” ma scoraggiare i comportamenti scorretti e le alte velocità. Abbiamo rispettato la normativa che prevede cartelli per segnalare gli autovelox. Le multe scattano solo quando nei paraggi c'è la Polizia locale».